Imbrattato murale Lgbtqia+. Insulti omofobi a Livorno
'Queer Wall' inaugurato nei giorni scorsi. Sindaco Salvetti: "Scritte ignobili di mano squallida". Gazzetti: "Atto vigliacco e fascista". Arcigay: "Sconcerto"
LIVORNO – Imbrattato murale Lgbtqia+. Insulti omofobi a Livorno.
‘Queer Wall’, inaugurato lo scorso 24 giugno al Parchino di città a Livorno è stato imbrattato con scritte omofobe.
‘Fuck Lgbt’ e ‘Pervert’ con spray nero sono apparse oggi sabato 1 luglio sul murale
promosso dall’associazione L.E.D Libertà e Diritti Arcigay Livorno.
Il sindaco Luca Salvetti: “Con grande amarezza apprendiamo che una mano squallida lo ha deturpato con scritte ignobili”.
Arcigay Livorno: “Accogliamo questa notizia con molto sconcerto proprio a una settimana dal Toscana Pride 2023 che si svolgerà a Firenze l’8 luglio e a cui parteciperemo con ancora più orgoglio e resistenza”.
Francesco Gazzetti, consigliere regionale livornese: “Gesto fascista e vigliacco”.
Il murale è realizzato dall’artista Giulia Bernini in arte Oblò del Collettivo Uovo Alla Pop in collaborazione con l’associazione MuraLi, con il patrocinio del Comune di Livorno e l’adesione di Toscana Pride.
Ci sono anche Pasolini, Raffaella Carrà, Lindsay Kemp, Oscar Wilde, Madonna. Ora offesi da scritte omofobe.
Salvetti: “La mano è quella omolesbobitransfobia, dell’intolleranza e dell’ignoranza a cui la nostra comunità cittadina non vuole piegarsi, ma anzi intende reagire. Alla comunità LGBTQIA+ e alle associazioni che si battono per rivendicarne i diritti va la mia solidarietà e quella dell’intera amministrazione.
Lo scorso anno Livorno ha mostrato la sua anima colorata, inclusiva, unita, nel corso dello splendido Pride che ha illuminato le nostre strade e il nostro lungomare, con la partecipazione entusiastica di tante cittadine e cittadini, livornesi e non.
Questo siamo e questo vogliamo continuare ad essere. Contrastando sempre e comunque ogni manifestazione di intolleranza indegna di una città civile. Apprendiamo che il murale verrà restaurato nei prossimi giorni. Il nostro Comune farà la sua parte”.
Arcigay Livorno: “Negli ultimi mesi la comunità LGBTQIA+ è sempre più sotto attacco e il clima di odio, discriminazione e violenza è sempre più forte e sentito anche sul versante politico.
Questo atto vandalico è la dimostrazione che anche Livorno, che da anni lavora sulle tematiche LGBTQIA+ con anche l’apertura di un Centro Ascolto LGBTQ+ (l’Approdo), non è immune ad atti discriminatori ed omolesbobitransfobici. Per questo è importante continuare a portare avanti azioni di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche LGBTQIA+”.
Gazzetti: “Se in questo fine settimana avete un po’ di tempo venite a Livorno e fate un salto al parchino pubblico di città. Sarà l’occasione per vedere cosa produce il clima che le destre stanno alimentando in tutta Italia.
Vi basterà sostare qualche minuto davanti al murales che è stato inaugurato pochi giorni fa e che è dedicato a diciassette personalità che hanno segnato in modo indelebile la storia della comunità Lgbtqia+. Un murales che qualcuno ha vandalizzato con un atto vigliacco e fascista.
Vedere quelle scritte e dei segni vergati con una vernice, ovviamente nera, è un pugno nello stomaco. A me ha colpito l’accanimento anche e soprattutto su alcune figure come quella di Pier Paolo Pasolini che evidentemente, a distanza di anni, continuano a fare paura”.