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Livorno, auto travolge in centro rider di Glovo in scooter

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LIVORNO – Un rider di circa 40 anni in scooter è stato travolto da un’auto nella serata di domenica 16 ottobre intorno alle 23 in corso Mazzini.
L’uomo stava effettuando consegne per Glovo. Lo scontro violento all’incrocio con Borgo san Jacopo. Ha riportato fratture multiple, è stato portato in ospedale e sottoposto a intervento chirurgico. L’ambulanza della Misericordia di Livorno con il medico del 118 è arrivata subito dopo l’allarme dato da chi lavora nei locali vicino al luogo dell’incidente.
Da una prima ricostruzione sembra che il conducente dell’auto si sia allontanato a piedi.
Dunque in Toscana un altro incidente sul lavoro ha coinvolto un rider dopo la morte di Sebastian Galassi, 26 anni, morto travolto da un’auto durante le consegne in scooter a Firenze.
Livorno nel marzo scorso ha pianto la morte di William De Rose, 30 anni, dopo lo scontro con un’auto col suo scooter.
Sull’incidente sul lavoro al rider a Livorno di domenica 16 ottobre sera c’è un intervento di Filippo Bellandi, segretario generale Nidil Cgil Livorno.  
“Spetterà come sempre alle autorità competenti chiarire la dinamica di quanto avvenuto. Come Nidil-Cgil non possiamo però fare a meno di evidenziare quanto sia inaccettabile che i lavoratori delle piattaforme di food delivery continuino a rischiare la vita a causa dei ritmi frenetici imposti dall’algoritmo. Serve un cambio di rotta, non è più pensabile continuare così. È passata poco più di una settimana dall’infortunio mortale a Firenze del rider Sebastian Galassi e poco più di 6 mesi da quello di William De Rose, avvenuto nella nostra città. È evidente che c’è un problema strutturale nel meccanismo che lega il salario al numero di consegne, spingendo i lavoratori a praticare ritmi di lavoro insostenibili.
Oltre però a lottare a livello nazionale ed internazionale per abolire gli antichi meccanismi di sfruttamento che si celano dietro la modernità dell’algoritmo, dobbiamo agire anche a livello locale. Insieme alle amministrazioni comunali e agli enti preposti bisogna infatti capire cosa si possa fare per rendere la viabilità e gli spazi delle città meno rischiosi e più idonei alle nuove tipologie di lavoro su piattaforma.
Alla luce di quanto avvenuto nelle ore scorse, chiediamo pertanto all’amministrazione comunale di Livorno, che sul tema della sicurezza sul lavoro ha sempre dimostrato vicinanza e sensibilità, di riaprire il tavolo su rider e mobilità urbana attivato nei mesi scorsi”.

© Riproduzione riservata

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