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LIVORNO – Moby Prince, Livorno continua a chiedere verità.
I nomi delle vittime, 140 nomi, scanditi al Porto Mediceo davanti alla lapide in memoria dei morti della strage. Poi le rose, rosse, bianche, gialle, affidate al mare.
Una giornata di celebrazioni a Livorno per il 32esimo anniversario della tragedia del Moby Prince, il più grande disastro della marineria civile italiana che a poche centinaia di metri dalla costa il 10 aprile 1991 costò la vita a 140 persone. Un solo superstite. E, come continua a ricordare lo striscione che anche ieri 10 aprile 2023 è stato protagonista istituzionale, nessun colpevole.
Il sindaco Luca Salvetti: “Ogni 10 aprile noi rinnoviamo un patto, lo facciamo con noi stessi e con tutti quello che in un modo o nell’altro in questi 32 anni abbiamo conosciuto, e con i quali abbiamo condiviso emozioni, dolore, speranza e rabbia. Il patto chiaro, non scritto, ma indelebile nei nostri cuori e nella nostra mente è quello di continuare a ricordare la morte di 140 persone, di spingere perché la verità sia resa chiara e di conseguenza la giustizia possa dare una risposta“.
Poi Salvetti: “Questo patto noi lo rinnoviamo ogni anno in questo giorno anche se tante cose accadono negli altri 364 giorni dell’anno che ci riportano con la mente al Moby Prince. Alcune di queste cose sono brutte come nel caso della improvvisa scomparsa di Angelo Chessa che per anni è stato un punto di riferimento nella costante ricerca della ricostruzione dei fatti accaduti. Sono brutte come il fatto che non siamo riusciti a riavere al nostro fianco un uomo straordinario come Loris Rispoli che comunque dalla sua condizione di difficoltà ci fa sapere che segue ciò che noi facciamo e continua a spingerci nel lavoro che c’è da portare avanti”.
Per le istituzioni, il consigliere regionale livornese Francesco Gazzetti, in rappresentanza del Consiglio regionale della Toscana. Il senatore livornese Manfredi Potenti. A Palazzo Comunale il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
I familiari delle vittime. Con Luchino Chessa, figlio del comandante Ugo Chessa morto con la moglie nel Moby Prince in fiamme. Il fratello Angelo è morto un anno fa.
Nicola Rosetti vice presidente dell’Associazione 140 Moby Prince
Presente anche una delegazione di parenti delle vittime della strage di Viareggio.
Nella mattinata in Fortezza Nuova è stata deposta una corona al monumento in ricordo delle vittime e il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha fatto un breve intervento di fronte ai familiari delle vittime ed alle autorità. Alle 12 in Cattedrale si è tenuta la funzione religiosa presieduta dal Vescovo di Livorno. Alle 14.30 a Palazzo Comunale il saluto del sindaco alle autorità ed ai familiari delle vittime.
Quindi alle 16.30 è partito il corteo che da da Piazza del Municipio è arrivato al Porto Mediceo per la cerimonia davanti alla lapide. Poi le rose affidate al mare.