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Aggressioni contro sanitari: a Livorno protocollo gestione interventi urgenti

Protocollo intesa sottoscritto in Prefettura da Prefetto Dionisi e presidente Regione Toscana Toscana Giani. Con sindaco Luca Salvetti e presidente Provincia Scarpellini

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LIVORNO – Aggressioni contro sanitari: a Livorno protocollo gestione interventi urgenti

Aggressioni contro sanitari, siglato in prefettura a Livorno il protocollo d’intesa per la gestione degli interventi urgenti nei casi di episodi di aggressione e di violenza nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie e sull’organizzazione delle procedure e attivazione della rete territoriale. Il protocollo è stato sottoscritto dal prefetto Giancarlo Dionisi e dal presidente della Regione Toscana, Giani.

Al tavolo Luca Salvetti, sindaco di Livorno, e Sandra Scarpellini, presidente Provincia di Livorno.

Prefetto Dionisi:  Celebriamo un momento cruciale con la sottoscrizione di questo protocollo, che rappresenta non solo un impegno formale ma un passo concreto nella tutela degli operatori sanitari e sociosanitari della nostra provincia. Questo accordo, nato dalla collaborazione tra prefettura, forze di Polizia, Azienda USL Toscana Nord-Ovest e Regione Toscana, risponde a un’esigenza ormai non più rimandabile: garantire sicurezza e serenità a chi, ogni giorno, è impegnato in prima linea per la salute dei cittadini.

Un tavolo per la cooperazione e la sinergia delle istituzioni al fine di promuovere un percorso operativo di pronta attivazione.

Questo protocollo è un esempio tangibile della collaborazione istituzionale, volto a prevenire, scoraggiare e contrastare fenomeni di aggressione, sia fisica che psicologica, ai danni dei sanitari”.

Riguardo l’operatività il prefetto ha descritto in dettaglio i diversi profili degli interventi attivati con il protocollo, in particolare fornendo una ‘analisi del protocollo’: Vorrei evidenziare alcuni aspetti centrali del protocollo, che lo rendono particolarmente significativo.

Tavolo permanente. Questo organismo non si limiterà al monitoraggio, ma avrà il compito di intervenire su situazioni di emergenza o criticità, adottando misure concrete e tempestive. Si tratta di una risposta dinamica e coordinata alle esigenze del personale sanitario.

Sistemi di difesa passiva. L’implementazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza sono misure fondamentali. La loro efficacia dipende dalla manutenzione continua e dalla connessione diretta con le sale operative delle Forze dell’Ordine, che garantiranno un intervento immediato e una maggiore sicurezza nei luoghi più esposti, come i pronto soccorso.

Presenza delle guardie giurate. Rafforzare la presenza di guardie giurate, soprattutto nelle ore notturne, è una misura che risponde a un bisogno reale. Garantire una sorveglianza costante nei reparti più critici non solo migliorerà la sicurezza, ma sarà anche un forte deterrente contro eventuali comportamenti aggressivi.

Ruolo delle forze dell’ordine. Questo protocollo consolida la collaborazione tra strutture sanitarie e Forze di Polizia, prevedendo passaggi regolari nei reparti più sensibili e un rafforzamento del presidio nei momenti più critici. L’intervento tempestivo in caso di necessità sarà essenziale per proteggere il personale e garantire l’ordine.

Formazione e prevenzione. L’investimento nella formazione degli operatori sanitari rappresenta un elemento cardine. Prevenire i conflitti attraverso il miglioramento delle competenze comunicative e delle capacità di gestione delle crisi è una strategia che produce benefici a lungo termine.

Cultura della sicurezza. Promuovere una cultura della sicurezza è fondamentale. Attraverso strumenti di comunicazione visibili, come cartellonistica e pannelli informativi, vogliamo sensibilizzare cittadini e operatori sull’importanza del rispetto e della collaborazione per mantenere un ambiente sicuro.

Al centro la cooperazione e la sinergia delle istituzioni al fine di promuovere un nuovo modello di percorso educativo alla salute condiviso con i cittadini.

La salute parte dai sanitari, come servizio offerto alla cittadinanza, ma allargato anche alla tutela della salute degli esercenti le professioni sanitarie.

E’ su queste premesse di condivisione che il prefetto ha voluto evidenziare un impegno verso la cittadinanza ed i professionisti della sanità: “Questo è un impegno congiunto per la sicurezza. In sintesi, questo protocollo non è solo un documento tecnico ma un segnale forte e chiaro: la sicurezza degli operatori sanitari è una priorità condivisa. Si tratta di un impegno che chiama in causa tutti gli attori coinvolti: le istituzioni, i servizi sanitari e la comunità. Ogni parte ha un ruolo specifico e un contributo determinante per garantire il successo di questo progetto”.

Al termine dell’incontro il  prefetto ha voluto esprimere soddisfazione e gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato per arrivare alla formazione e conclusione di questo documento, che è un lavoro di squadra. Vorrei infine ringraziare i rappresentanti dell’Azienda USL Toscana Nord-Ovest, della Regione Toscana e delle Forze dell’Ordine per aver reso possibile questa iniziativa. Sono certo che con questo accordo stiamo gettando le basi per un modello virtuoso, capace di garantire maggiore sicurezza e serenità a chi si prende cura della salute di tutti noi. È nostro dovere fare in modo che nessuno si senta solo o abbandonato, soprattutto in un settore così cruciale per il nostro benessere collettivo”.

© Riproduzione riservata

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