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Quattro Mori liberati a Livorno: installazione artistica nella nuova Fortezza Vecchia

Oltre allo storico monumento con i Quattro Mori incatenati di fronte al Porto Mediceo, i nuovi Quattro Mori "in posizioni finalmente rilassate e serene". Progetto ripristino acquaticità Fortezza Vecchia. Bando pubblico da 3.3 milioni

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LIVORNO – I Quattro Mori liberati a Livorno.

Una nuova installazione artistica inserita nel progetto di ripristino acquaticità della Fortezza Vecchia di Livorno.

 

Fortezza Vecchia a Livorno (Foto di Cinzia Gorla)

Oltre allo storico monumento raffigurante i Quattro Mori incatenati, tra i simboli livornesi e meta dei turisti che si trova di fronte al Porto Mediceo, nel progetto di riqualificazione della Fortezza Nuova ci sono anche quattro nuove statue in bronzo di forme e dimensioni analoghe allo storico monumento.

Lo sculture Christian Balzano le immagina in posizioni di libertà, non più incatenate. Una realizzazione che, si legge nella relazione tecnico descrittiva del progetto esecutivo ‘Intervento di riqualificazione dell’area portuale antistante la Fortezza Vecchia di Livorno-Progetto esecutivo di ripristino dell’acquaticità- Area denominata ‘Parco Fortezza‘, non è al momento prevista nell’ambito dell’appalto del primo lotto, ma a discrezione della stazione appaltante, potrà essere introdotta come variante in corso d’opera.

Bando pubblico da circa 3.3 milioni ‘Lavori di riqualificazione dell’area portuale antistante la Fortezza Vecchia denominata ‘Parco Fortezza’ pubblicato in piattaforma Start, Sistema telematico acquisti della Regione Toscana. Procedura di gara gestita da Porto Immobiliare s.r.l, società. è a totale partecipazione pubblica, il socio di maggioranza che detiene il 72,18% delle quote societarie è l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale , mentre il restante 27,82% delle quote appartiene alla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

Gli operatori interessati hanno tempo fino al prossimo 27 agosto per inviare la manifestazione di interesse.

Un’idea, quella dei Quattro Mori liberati all’interno della Fortezza Vecchia, “Nata quindi come un gioco, e più di un gioco”,dopo quasi 400 anni di catene, inserendoli nei nuovi spazi del parco urbano ritrovato, in posizioni finalmente rilassate e serene“.

Con “Alì Melioco ora seduto sull’angolo della scalinata apre e libera finalmente le grandi braccia. Morgiano immerso nel nuovo specchio acqueo con lo sguardo rivolto, stavolta con fierezza, ancora al cielo e l’Africano ed Alì Salettino disposti a riposo sulle distese ombrose della passeggiata oppure in procinto di tuffarsi nelle avvolgenti acque del mare finalmente ridonate alla Fortezza Vecchia”.

Ecco come l’intervento viene illustrato nella relazione tecnico descrittiva del progetto.

“L’intervento in oggetto, formando un unicum con il water-front cittadino, va ad intessere un forte legame visivo, e non solo, con il monumento dei Quattro Mori. L’ articolato gruppo scultoreo vive plasticamente dell’enorme contrasto tra l’imponente ed altera figura del Granduca Ferdinando I de’ Medici, in bianco marmo di Carrara (Giovanni Bandini, 1601), armato e con indosso l’uniforme dei Cavalieri di Santo Stefano, e le quattro bellissime figure bronzee dei mori incatenati, parzialmente o totalmente denudati, posti successivamente alla base dell’alto piedistallo.

Per queste ultime sculture Pietro Tacca, tra il 1623 ed il 1626, prese a modello alcuni mori segregati nel Bagno dei Forzati (ubicato proprio nella zona oggetto della presente proposta e di cui rimane una vestigia lungo via Fiume), selezionando diverse etnie e diverse età:

1. il Greco o Ionico Morgiano, giovane e vigoroso con il volto rivolto mestamente al cielo (in alto a dx);
2. il pirata Turco Alì Melioco, vecchio, solcato dalle rughe, il più contorto, fiero, possente (in basso a dx);
3. il pirata Nordafricano Alì Salettino, uomo maturo dal fisico ancora vigoroso (in alto a sx);
4. l’Africano, il più giovane, costernato, con lo sguardo segnato da una mite rassegnazione (in basso a sx”).

Poi: “La potenza estetica ed il grande realismo dei massivi corpi in torsione, dai volti tesi e sofferenti, ben trasmettono la prostrazione in prigionia delle quattro figure. Ed è proprio per questo che il monumento, desemantizzandolo dalle sue motivazioni originarie, induce un senso di umana pietas in tempi, per di più, di difficile convivenza tra popoli.
E’ nata quindi come un gioco, e più di un gioco, l’idea di “liberare” oggi questi mori, dopo quasi 400 anni di catene, inserendoli nei nuovi spazi del parco urbano ritrovato, in posizioni finalmente rilassate e serene. Sempre in bronzo, con gli stessi volti e le
medesime maestose proporzioni con cui i livornesi li conoscono
da sempre, ma stavolta immersi tra la gente accogliente di questa
città, crocevia di culture ed etnie:

Alì Melioco ora seduto sull’angolo della scalinata apre e libera finalmente le grandi braccia.
Morgiano immerso nel nuovo specchio acqueo con lo sguardo rivolto, stavolta con fierezza, ancora al cielo e l’Africano ed Alì Salettino disposti a riposo sulle distese ombrose della
passeggiata oppure in procinto di tuffarsi nelle avvolgenti acque del mare finalmente ridonate alla Fortezza Vecchia.
Da qui il nome dato alla proposta dei quattro mori liberati”.

 

La Fortezza Vecchia “nasce in origine come complesso difensivo completamente circondato dall’acqua e privo di accessi dal lato del mare; i mutamenti urbanistici, la sedimentazione dei fondali settentrionali e la costruzione del Porto moderno hanno drasticamente modificato l’assetto originario della Fortezza che oggi si presenta circondata dal mare sul solo lato che guarda la città e la Darsena Vecchia del Porto di Livorno.
L’intervento è, quindi, volto a ripristinare l’assetto originario della Fortezza e delle aree circostanti, mirando al contempo al recupero ed alla valorizzazione del bene architettonico”.

“L’iniziativa promossa dalla società committente, Porto Immobiliare S.r.l., di concerto con gli Enti e le società direttamente interessate, vale a dire l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, il Comune di Livorno e la Porto 2000 S.r.l., si inserisce in un più ampio scenario di trasformazione delle aree portuali limitrofe”.

© Riproduzione riservata

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