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Sicurezza sui luoghi di lavoro e garanzia del salario: i lavoratori Giunti C.A. Srl incrociano le braccia

I dipendenti della società acquisita da Asa temono la fusione con la Cornia Manutenzioni e una politica di stipendi al ribasso. Volantinaggio in città

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LIVORNO – C’è preoccupazione per il futuro dei lavoratori della Giunti C.A. Srl, rilevata al 100 per cento dalla società pubblica partecipata Asa.

Per questo oggi (22 settembre) i dipendenti hanno incrociato le braccia, dopo che il tavolo di conciliazione con l’azienda non ha dato le risposte attese.

“Da qualche anno la proprietà è stata acquisita al 100% da Asa Spa – spiegano i lavoratori . concessionaria del servizio idrico di Livorno e provincia ed è ormai più di un anno che ci è stata data comunicazione di una imminente fusione con altra società del gruppo Asa, Cornia Manutenzioni, società in costante perdita, operante sul territorio della Val di Cornia. Ad oggi ancora non abbiamo avuto i dettagli di tale operazione, se non quello della volontà aziendale di trasformare il nostro contratto da edile a metalmeccanico, con conseguente perdita di diritti e salario e solo qualche giorno fa ci è stato comunicato che per i prossimi tre anni il progetto resterà in stand-by, dopo chissà… Comunque in caso di fusione, vorrebbero ampliare le nostre lavorazioni con al contempo una politica al ribasso dei salari”.

“Ora basta. Vogliamo chiarezza – dicono i dipendenti – Questo continuo rimando e la carenza di decisioni aziendali in merito a temi importanti come la sicurezza sul lavoro, l’uso quotidiano di mezzi ed attrezzature obsolete che non garantiscono sicurezza, l’uso di piazzali fatiscenti non idonei al tipo di lavorazioni da noi effettuate è inaccettabile. Nello stesso momento in cui la nostra situazione mette in risalto tutte le deficienze di una azienda del settore idrico, restiamo perplessi nel vedere che l’imprenditoria dei servizi idrici toscani si sta attrezzando per il futuro con iniziative volte a fare squadra puntando su sostenibilità ambientale, sociale ed economica (vedasi convegno Il futuro dell’acqua a Castiglione della Pescaia dell’11 aprile scorso). Il futuro delle aziende regionali del servizio idrico si orienta verso una maggiore efficienza, nuovi investimenti e nuove tecnologie. E i lavoratori? E le società come Giunti Srl? Non devono far parte di questo futuro radioso? Oppure pensano al futuro radioso solo degli utili in bilancio di tali aziende regionali?”

“Siamo operai, ma non abbiamo l’anello al naso. Tutte le belle parole adoperate per dipingere l’azienda del futuro ci fanno vivere un deià-vu. Sono le stesse che la stessa politica adoperò ad inizio anni 2000 quando grossi gruppi imprenditoriali privati dovevano acquisire pacchetti di Aziende del servizio idrico per portare efficienza, investimenti, tecnologie, e bla e bla. La realtà sono le società come Giunti Srl. Lontane anni luce dalle società del futuro che ci dipinge la politica e l’imprenditoria”.

“Vogliamo lavorare in luoghi dignitori, usare mezzi ed attrezzature idonei e sicuri – concludono – Avere maggiore sicurezza sul lavoro e maggiore sicurezza sul futuro”.

Per questo oltre allo sciopero i lavoratori hanno inscenato un volantinaggio in città per chiedere tutele salariali, tutele sulla sicurezza e tutele per il futuro: “La società Asa non può fare investimenti solamente sulle strutture, ma anche su chi quotidianamente permette a questa società di realizzare gli utili di cui annualmente si vanta: tutti i lavoratori. E i lavoratori della Giunti CA devono avere gli stessi trattamenti e diritti del mondo Asa”.

© Riproduzione riservata

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