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Bonifica falda Piombino, Giani: “Si farà”. Ferrari: “Studi meglio le carte”

Presidente Regione: "Comune Piombino unico a opporsi". Sindaco Piombino: "Pretendiamo che progetto sia fatto in modo corretto"

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PIOMBINO – Bonifica falda Piombino, Giani: “Si farà”. Ferrari: “Studi meglio le carte”.

Botta e risposta tra il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Piombino Francesco Ferrari.

In una querelle che da tempo ruota intorno al rigassificatore Golar Tundra arrivato nel porto di Piombino, provincia di Livorno, con il parere contrario del Comune, con tanto di ricorso al Tar, e continue manifestazioni per dire no.

Giani annuncia: “La bonifica delle aree delle acciaierie di Piombino si farà, con un investimento aggiuntivo di 41 milioni di euro da parte dello Stato, che , su richiesta della Regione Toscana si somma ai 47 già a disposizione della Regione per questo fondamentale intervento di tutela ambientale, atteso da molto tempo e già previsto a seguito di concertazione istituzionale nell’Accordo di Programma del 2014 e nel Memorandum del 2018. Ci sono state difficoltà a reperire tutte le risorse, ma finalmente si è tenuta la Conferenza dei servizi decisoria e l’unico soggetto ad essersi opposto alla realizzazione dell’opera è stato proprio il Comune di Piombino. Posso capire, anche se non lo condivido, il portare avanti ad oltranza l’opposizione al rigassificatore. Ma proprio non comprendo come si possa continuare con questa logica da ‘comitato del no’ anche quando si parla della bonifica della falda, un intervento che può solo fare del bene al territorio ed alla comunità”.

Ferrari: “Non so che rapporti abbia il presidente Giani con i tecnici della Regione Toscana ma posso certamente dire che quelli del Comune di Piombino, quando chiamati a esprimere pareri tecnici, non eseguono gli ordini del sindaco, piuttosto applicano la legge. La Conferenza dei servizi sulla bonifica della falda per sua stessa natura è un consesso tecnico con cui la politica ha ben poco a che vedere. Detto questo, di certo non è per un mero capriccio che il Comune ha dato parere negativo a un progetto che la città aspetta da anni, propedeutico alla vera e propria bonifica del Sin”.

Quindi il sindaco di Piombino: “Invito il presidente a studiarsi le carte una volta tanto, scoprirà che i motivi della contrarietà del Comune risiedono in questioni puramente tecniche e giuridiche.
Innanzitutto, l’intervento di bonifica della falda doveva includere sin dall’origine tutto il perimetro del Sin, compresa l’area di Città futura, e ancora una volta, colpevolmente, quella parte è stata esclusa. La stessa area per la quale il Comune sta elaborando parallelamente un progetto per la messa in sicurezza anche dei suoli.
Il parere contrario è motivato anche dal fatto che nel progetto si intende riutilizzare le terre di scavo, terre contaminate che la legge ci impone di trattare prima del loro riutilizzo. Quindi, non stiamo parlando solo di un progetto incompleto, va anche contro l’apparato giuridico che regola le questioni ambientali”.

Ferrari: “Non c’è dubbio che siamo i primi a voler vedere il progetto finalmente realizzato ma pretendiamo che sia fatto nel modo corretto, seguendo la legge e compiendo un’opera da buon padre di famiglia. Il presidente Giani può dirsi sconcertato quanto vuole, la verità è che qui a Piombino ci piace fare le cose nel modo corretto, non scendiamo in polemiche infantili”.

Giani: “Nel Memorandum avevamo inserito tra le priorità la bonifica della falda di Piombino, articolata in due interventi, uno da 41 ed uno da 47 milioni di euro. Dunque Invitalia per dare il via ai lavori ci chiedeva un totale di 88 milioni per un intervento importante di risanamento e riqualificazione territoriale che è stato proposto dal Pd, ma approvato in Parlamento all’unanimità, da tutte le forze politiche. Ci sono state difficoltà a reperire tutte le risorse, ma finalmente si è tenuta la Conferenza dei servizi decisoria e l’unico soggetto ad essersi opposto alla realizzazione dell’opera è stato proprio il Comune di Piombino”.

Assessore regionale Monia Monni: “La riqualificazione e messa in sicurezza dell’area di Piombino è attesa da tanto, probabilmente troppo, tempo. Finalmente siamo arrivati al termine del percorso, il progetto è stato valutato positivamente da tutte le strutture ministeriali, da Ispra e dall’Arpat. Ora si procederà immediatamente ad attuarlo. Se tutto procede nel migliore dei modi, senza ostacoli, potremmo arrivare a mettere a gara gli interventi già nel prossimo mese di giugno”.

 

Non so che rapporti abbia il presidente Giani con i tecnici della Regione Toscana ma posso certamente dire che quelli del Comune di Piombino, quando chiamati a esprimere pareri tecnici, non eseguono gli ordini del sindaco, piuttosto applicano la legge. La Conferenza di servizi sulla bonifica della falda – che, per inciso, si è conclusa oggi e non ieri – per sua stessa natura è un consesso tecnico con cui la politica ha ben poco a che vedere. Detto questo, di certo non è per un mero capriccio che il Comune ha dato parere negativo a un progetto che la città aspetta da anni, propedeutico alla vera e propria bonifica del Sin.
Invito il Presidente a studiarsi le carte una volta tanto, scoprirà che i motivi della contrarietà del Comune risiedono in questioni puramente tecniche e giuridiche.
Innanzitutto, l’intervento di bonifica della falda doveva includere sin dall’origine tutto il perimetro del Sin, compresa l’area di Città futura, e ancora una volta, colpevolmente, quella parte è stata esclusa. La stessa area per la quale il Comune sta elaborando parallelamente un progetto per la messa in sicurezza anche dei suoli.
Il parere contrario è motivato anche dal fatto che nel progetto si intende riutilizzare le terre di scavo, terre contaminate che la legge ci impone di trattare prima del loro riutilizzo. Quindi, non stiamo parlando solo di un progetto incompleto, va anche contro l’apparato giuridico che regola le questioni ambientali.
Non c’è dubbio che siamo i primi a voler vedere il progetto finalmente realizzato ma pretendiamo che sia fatto nel modo corretto, seguendo la legge e compiendo un’opera da buon padre di famiglia.
Il presidente Giani può dirsi sconcertato quanto vuole, la verità è che qui a Piombino ci piace fare le cose nel modo corretto, non scendiamo in polemiche infantili.

© Riproduzione riservata

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