LIVORNO – Manifestazione pro Israele a Livorno, attacco alla vicesindaca.
Tensioni alla manifestazione pro Israele organizzata da Unione Associazioni Italia – Israele, presidente Celeste Vichi, in piazza del Municipio a Livorno. Tre giovani denunciati.
Attaccata Libera Camici, vicesindaca del Comune di Livorno. L’attacco da un uomo “Ha un bel coraggio a venire qui. Volevamo il sindaco Salvetti. E non una donna a rappresentarlo“.
Libera Camici: “Non sono una donna, sono la vicesindaca. Chiedo rispetto. Se si pretende rispetto, chiedo altrettanto rispetto. Abbiamo sottolineato in ogni modo una ferma condanna ai vili attaccati terroristici di Hamas. Lo abbiamo detto e ribadito. Le parole di chi mi ha preceduto esprimevano una cosa precisa. Tutti insieme per una causa comune, per esprimere solidarietà al popolo israeliano e per gridare netta e ferma condanna ai vili attacchi terroristici di Hamas.
Questa è la posizione dell’amministrazione comunale che ci tengo a ricordarla qui, in questa piazza, con la presenza mia che non è da sottintendere. Il sindaco Salvetti ha un altro impegno istituzionale, io sono la vicesindaca di questo Comune”.
In una nota, Lega Salvini Premier col capogruppo in Consiglio Comunale Carlo Ghiozzi.
“Ferma condanna nei confronti delle ignobili aggressioni subite da alcuni esponenti della comunità ebraica livornese vilmente assaliti in Piazza Grande a Livorno la scorsa sera mentre tornavano a casa alla fine della manifestazione a sostegno di Israele organizzata dall’Unione delle Associazioni Italia-Israele. Alla luce degli attacchi terroristici in Medio Oriente nei confronti dello stato israeliano, quanto accaduto nella nostra città da parte di alcuni ragazzi stranieri di origine araba, non può e non deve aver alcun tipo di giustificazione. Soltanto grazie alla presenza delle forze dell’ordine che sono intervenute prontamente fermando ed identificando i facinorosi, si è potuto scongiurare il peggio, poiché dagli alterchi e dalle aggressioni verbali tutto poteva sfociare in qualcosa di assai più grave, come se così non lo fosse già. Scene ignobili, che in una città come quella di Livorno, non dovrebbero mai verificarsi nemmeno per scherzo”.
Poi Ghiozzi: “Già le contestazioni dei centri sociali durante la manifestazione dell’Associazione Italia-Israele in Piazza Civica, se pur non troppo eclatanti, avevano poco senso visto l’attuale contesto internazionale in Medio-Oriente, i civili, le donne e i bambini trucidati, torturati e massacrati, quanto poi accaduto successivamente merita solamente di essere stigmatizzato e condannato senza se e senza ma.
Questo accade quando certa politica omette o vuole glissare sulla ferma condanna nei confronti di posizioni antisemite che oggi si sono trasformate in prese di posizione antisioniste con gravi sfondi di odio razziale. Basta ambiguità nel confronti del terrorismo islamico!
Un sindaco che decide di disertare una manifestazione che vede partecipare trasversalmente tutto il mondo politico cittadino e decide invece di mandare il vicesindaco apertamente contestato per il proprio intervento dalla piazza partecipante alla manifestazione. Mentre un esponente livornese dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, Mia Diop, che non condanna gli atti terroristici di Hamas ma pensa a dichiarare di essere “sempre dalla stessa parte” contornata da una bandiera con su scritto Antifascismo-Antisionismo, la dicono lunga su come questa amministrazione abbia gestito la vicenda. Pensando solamente a sventolare la bandiera della pace dimenticandosi di quella di Israele o su come esponenti di spicco del PD stiano affrontando la tragedia israeliana con dichiarazioni che solamente fomentano l’odio anche nelle nostre città, come accaduto la scorsa sera a Livorno”.