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Muore sul lavoro a Lucca, operaio sepolto nello scavo

Vittima Luca Giannecchini, 52 anni. La tragedia in un cantiere stradale. Sindaco Pardini: "Inaccettabile". Mazzeo: "Siamo di fronte a strage silenziosa. Non è degno di un Paese civile"

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LUCCA – Muore sul lavoro a Lucca, operaio sepolto nello scavo.

Luca Giannecchini, 52 anni, è morto giovedì 21 marzo mattina, dopo essere caduto in uno scavo in un cantiere stradale in via Dorini a Sant’Alessio, alla periferia nord ovest di Lucca.

Il corpo semi sepolto nello scavo per una fognatura.

Sul posto sono intervenuti l’automedica di Lucca e un’ambulanza. Inizialmente era stato attivato anche Pegaso ma, vista la constatazione del decesso, l’intervento non è stato necessario. A Sant’Alessio anche le forze dell’ordine e gli operatori della Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro .

Un altro operaio avrebbe tentato di salvarlo ma senza riuscirvi.
Quando i sanitari sono arrivati sul posto non c’era purtroppo più niente da fare.

Dunque ancora morti sul lavoro in Toscana, dove poco un mese fa in un cantiere a Firenze sono morti cinque operai.

Mario Pardini, sindaco di Lucca: “Questa mattina in un cantiere privato nella frazione di Sant’Alessio si è verificata l’ennesima tragedia sul lavoro. Un uomo di 51 anni ha perso la vita. Credo che uscire la mattina di casa per recarsi al lavoro e non tornare più dai propri cari sia inaccettabile per una società che voglia definirsi civile. In attesa di un chiarimento delle dinamiche che hanno portato a questa tragedia, su chi sono in corso gli accertamenti delle autorità preposte, esprimo il mio personale cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia della vittima”.

Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana: “Siamo di fronte a una strage silenziosa che sta portando via quotidianamente decine e decine di vite. Lo stillicidio prosegue con morti e feriti, spesso gravi e con conseguenze invalidanti per tutta la vita. Accade ogni giorno. Basta con le parole del momento che, se scuotono le coscienze nell’imminenza del fatto, non danno soluzioni. Quello che sta accadendo da anni, ogni mese e ogni giorno, non è degno di un Paese civile.

Servono misure e fatti concreti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Servono provvedimenti, anche coraggiosi, che le istituzioni devono assumersi con responsabilità e velocemente. Occorre un patto tra istituzioni, enti locali, imprese e sindacati nel settore degli appalti pubblici e privati, per eliminare la logica del massimo ribasso, del subappalto senza controlli e anche per promuovere la formazione e la prevenzione, partendo dalla scuola e dalla università. L’ho detto più volte, non mi stancherò di ripeterlo: la sicurezza sul lavoro deve essere un’ossessione”.

Feneal-Uil e Fillea-Cgil: “Apprendiamo con strazio la notizia della morte di Luca Giannecchini, lavoratore edile di 52 anni, che ha perso la vita questa mattina durante le lavorazioni in uno scavo in Via Dorini a Lucca.
Attendiamo che le verifiche degli organi preposti chiariscano le dinamiche della vicenda e ci stringiamo intorno al dolore della famiglia e dei cari di Luca.
Quella di Luca è una morte che si aggiunge alle numerose vittime che il settore dell’edilizia continua a registrare, una continua tragedia che abbiamo l’obbligo di fermare. Non è più possibile accettare questa situazione, la sicurezza nei luoghi di lavori deve essere la priorità di tutti, nessuno escluso.

Crediamo che in questa triste storia, ognuno di noi debba portare il proprio contributo, a partire dai titolari delle imprese, dalle associazioni industriali, dalle organizzazioni sindacali, dai lavoratori e dalle lavoratrice fino ad arrivare agli organi preposti al controllo.
Dobbiamo tutti insieme percorrere questa strada se vogliamo invertire questo continuo e drammatico trend di infortuni mortali nel campo edile.
Come Feneal-Uil e Fillea-Cgil abbiamo da diverso tempo messo in piedi una serie di iniziative volte alla sensibilità, è un percorso che non vogliamo assolutamente lasciare. Continueremo a scendere in piazza e continueremo a gridare ad alta voce che non è accettabile perdere la vita nei luoghi di lavoro. Pronti come sindacato a fare la nostra parte”.

© Riproduzione riservata

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