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LUCCA – L’edizione 2025 di Lucca Comics & Games celebra uno dei più grandi ,aestri del manga contemporaneo, capace con la sua opera di segnare l’immaginario di intere generazioni: è stata inaugurata oggi la mostra Tetsuo Hara: Come un fulmine dal cielo, ospitata in uno di luoghi più suggestivi della città di Lucca, la Chiesa dei Servi. Fino al 2 novembre sarà possibile visitare la prima mostra al mondo interamente dedicata all’intera carriera di Tetsuo Hara.
A tagliare il nastro il vicesindaco di Lucca Fabio Barsanti, la viceprefetto Stefania Trimarchi, l’amministratore Unico di Lucca Crea Nicola Lucchesi, il direttore di Lucca Comics & Games Emanuele Vietina, i curatori Alessandro Apreda e Guido Martini, con Enrico Croce di COAMIX Inc., insieme a Tommaso Galigani portavoce dei Musei degli Uffizi.
Un percorso espositivo che permette al pubblico di ammirare 100 opere originali, per la prima volta portate fuori dal Giappone, suddivise in tre aree tematiche legate alle opere che hanno contrassegnato quattro decenni della carriera di Tetsuo Hara. Oltre a tutti i momenti più celebri e amati della saga di Hokuto no Ken (Ken il guerriero), il suo lavoro più celebre, questa mostra abbraccia altre due delle opere più significative: sarà infatti possibile esplorare la Shanghai degli anni ‘30 nell’esplosivo prequel Sōten no Ken (Ken il guerriero: Le origini del mito) e scoprire il Giappone feudale grazie al manga a sfondo storico Keiji il magnifico. Oltre quarant’anni di storie, sogni e avventure, accomunati dall’eleganza senza tempo del tratto del sensei Hara, uno dei mangaka più amati e influenti di tutti i tempi.
Lucca Comics & Games, in collaborazione con Panini Comics, inoltre è pronta ad accogliere il Sensei Tetsuo Hara, per la prima volta in un evento in Italia, anche grazie alla collaborazione di COAMIX Inc. (casa editrice del Sensei) e di Animeimport.
Cuore della mostra, la tela Il Salvatore nell’Arena, un omaggio che il sensei Hara ha voluto dedicare al nostro paese, che sposa l’inconfondibile e dirompente potenza di Kenshiro con alcune suggestioni provenienti dalla grande tradizione artistica italiana. Si tratta, nello specifico, del gruppo scultoreo del Laooconte, a cui rimanda la posa delle braccia, e del Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini, omaggiato con l’elmo di Raoh.
Proprio per questo motivo, alla tela sono affiancate tre prestigiose opere del XVI secolo, inviate in prestito dalle Gallerie degli Uffizi nell’ambito della collaborazione tra il celebre museo fiorentino e Lucca Comics & Games. Si tratta di veri e propri ‘antenati’ cinquecenteschi dei lottatori apocalittici di Hokuto no Ken, studi di figure maschili, una delle quali identificabile con Ercole, muscoli possenti di lottatori mitologici, disegnati mezzo millennio fa da un grande maestro dell’arte, Baccio Bandinelli. Il leggendario artista è anche autore del celeberrimo Laocoonte che da secoli presidia la fine del Terzo Corridoio della Galleria delle Statue e delle Pitture, proprio una delle opere che hanno ispirato il sensei Hara nel suo omaggio ai fan italiani. Nello speciale spazio introduttivo allestito all’interno della Chiesa dei Servi saranno esposti Figura maschile, Studi di braccia, Tre figure maschili, i soggetti dei lavori su carta eccezionalmente prestati dalle Gallerie: i primi due realizzati di pugno da Bandinelli, il terzo attribuito alla sua scuola.
A completare il percorso espositivo, una ricca selezione di memorabilia legati a Hokuto no Ken e alle altre opere di Tetsuo Hara.
Come un fulmine dal cielo, il titolo di questa mostra dedicata alla grande arte di Tetsuo Hara, non richiama solo l’indimenticabile sigla dell’anime di Hokuto no Ken. Come un fulmine dal cielo è l’impatto che quell’anime ha avuto su un’intera generazione di italiani che, attraverso di esso, hanno scoperto poco dopo l’opera incredibile da cui tutto è nato, il capolavoro a cui hanno dato vita Buronson e Tetsuo Hara. Ma come un fulmine dal cielo è anche il modo repentino con cui il manga di Hokuto no Ken cambia letteralmente le carte in tavola nell’entertainment nipponico degli anni Ottanta. Il successo dirompente che la serie ottiene sulle pagine di Weekly Shōnen Jump della Shūeisha, tra il 1983 e il 1988, è tale da influenzare anche tutto ciò che ha attorno. Non solo Hokuto no Ken genera quindi a cascata una lunga serie di produzioni altrettanto popolari incentrate sui combattimenti, ma spinge anche altre opere nate con una natura diversa ad abbracciare la via del pugno di Hokuto, virando ad esempio il proprio tono dal comico all’epico. In quel periodo di enorme popolarità di Shōnen Jump, fucina di tante IP amatissime ancora oggi, in altre parole, il cavallo più lucente e veloce della scuderia traccia la strada per tutti gli altri.
Dopo l’inaugurazione la mostra sarà aperta domani (26 ottobre) a ingresso gratuito dalle 9 alle 19, lunedì chiuso, martedì dalle 15 alle 19, ingresso gratuito; dal 29 ottobre al 2 novembre, dalle 9 alle 19: accesso prioritario con biglietto/abbonamento e braccialetto del festival valido in quel giorno.



