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Strage di Viareggio, Cassazione conferma le responsabilità

Disposto terzo processo di appello a Firenze per quantificazione pena. Secondo legali, ex ad Rfi e Fs Moretti non rischia carcere. Il 29 giugno 2009 nella strage ferroviaria morirono 32 persone

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VIAREGGIO – Strage di Viareggio, Cassazione conferma le responsabilità.

Strage di Viareggio, la Cassazione ha confermato “le responsabilità penali e civili già accertate” per il disastro avvenuto a Viareggio il 29 giugno 2009. Disastro ferroviario in cui hanno perso la vita 32 persone. Ferite oltre 100 persone.

La sentenza della Suprema Corte nella serata di lunedì 15 gennaio.

I giudici hanno, inoltre, disposto un terzo processo di appello davanti ai magistrati di Firenze, limitatamente alle attenuanti generiche, per alcuni imputati. Tra i quali l’ex ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti condannato nell’appello bis a cinque anni. La decisione dei supremi giudici porterà ad un abbassamento della pena.

I supremi giudici hanno parzialmente accolto i ricorsi di Moretti, di Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, Andreas Schröter, Uwe Kriebel, Paolo Pizzadin. Daniele Gobbi Frattini, Rainer Kogelheide, Peter Linowski. Johannes Mansbart, Roman Mayer, Mario Castaldo, ed Helmut Brödel. Hanno annullato la sentenza di appello bis, “limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta per le circostanze attenuanti generiche, che era stata determinata in 1/9 dalla Corte di Appello, con rinvio, per nuovo giudizio sul punto, ad altra sezione della Corte di appello di Firenze”.

Marco Piagentini, de “Il mondo che vorrei onlus Viareggio” l’associazione dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, dopo la sentenza della CassazionePoi “L’unica cosa che abbiamo capito è che sono state riconosciute le responsabilità. Ora però vogliamo capire bene con i nostri avvocati il dispositivo della sentenza”.

“Il ricalcolo della pena evita il rischio degli arresti per Moretti. Il carcere non lo rischia sicuramente: la riduzione della pena che potrebbe essere comminata a Firenze la farà scendere, non sarà più pari a cinque anni”. Così l’avvocato Ambra Giovene, difensore dell’ex ad di Rfi e Fs, Mauro Moretti, dopo la sentenza della Cassazione sul disastro ferroviario di Viareggio.

Poi la legale: “Rimane la responsabilità che viene acclarata. Rimaniamo molto insoddisfatti rispetto all’esito conclusivo di questa vicenda. Perché ovviamente si rifiuta di trattare un compendio probatorio che è tutto a vantaggio dell’ingegnere Moretti perché sono profondamente convinta che è questo che emerge dagli atti del processo”.

Dunque i giudici di secondo grado di Firenze dovranno effettuare un nuovo procedimento per la quantificazione della pena. Rigettato il ricorso di Vincenzo Soprano (ex ad di Trenitalia) per il quale la condanna a 4 anni e 2 mesi è diventata definitiva.

Nelle motivazioni della sentenza del 2022 i magistrati stabilirono che Moretti ebbe colpe nella strage per la mancata tracciabilità e per i controlli inadeguati sui carri merci noleggiati da società tedesche. Ma non perché Rfi e Fs non avessero imposto un limite di velocità ai convogli in transito in stazione.

© Riproduzione riservata

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