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Sea Watch in porto, sbarcano 119 migranti a Marina di Carrara

A bordo 26 minori non accompagnati. Operazioni coordinate da Prefettura. Sindaca Arrighi: "Disumano costringere a oltre 1.100 km navigazione le persone soccorse". Nono sbarco 2023 a Marina di Carrara per un totale di 1.100 migranti

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MARINA DI CARRARA – Sea Watch in porto, sbarcano 119 migranti a Marina di Carrara.

Sea Watch a Marina di Carrara giovedì 28 novembre. A bordo 119 migranti, di cui 26 minori non accompagnati. C’è anche una bambina di soli tre anni

La nave Sea Watch 5 dell’omonima ong tedesca attracca alla banchina Buscaiol del porto di Marina di Carrara. L’imbarcazione ha soccorso 119 migranti, di cui 26 minori non accompagnati, al largo delle coste libiche la notte di Natale.

Dopo un viaggio di oltre 1.150 chilometri la Sea Watch attracca nello scalo apuano dove è già pronta la consueta organizzazione coordinata dalla Prefettura di Massa Carrara.

Una volta scesi dalla nave, i migranti sono accompagnati nel padiglione B del vicino complesso fieristico di Imm-Carrara Fiere per essere visitati, identificati e rifocillati prima di partire per le strutture d’accoglienza.

Per lo scalo di Marina di Carrara quello di Sea Watch è il nono sbarco del 2023. Mentre il numero dei migranti sbarcati sotto le Apuane con questo sbarco sale a 1.100.

Serena Arrighi, sindaca di Carrara: “Per l’accoglienza non esistono pause o festività. E anche questa volta, come sempre, Carrara si fa trovare pronta per dare il proprio contributo a tutte le operazioni coordinate dalla Prefettura. Tutto è pronto per fornire a queste persone, che anche in pieno inverno hanno deciso di affrontare un viaggio lungo e pericoloso per cercare una vita migliore, tutto quello di cui hanno bisogno. Mentre professionisti e volontari li aiutano con umanità e professionalità.

Ci tengo a ringraziare la Prefettura per il suo lavoro di coordinamento e ancora tutte le donne e tutti gli uomini delle forze dell’ordine. Gli agenti della nostra polizia municipale. I dipendenti della protezione civile e dei servizi sociali del Comune. E ancora le lavoratrici e i lavoratori dell’Asl e dell’Autorità di sistema portuale e poi mediatori culturali e tanti, tantissimi volontari.

Non posso però che sottolineare anche in questa occasione come non abbia molto di umano costringere a un ulteriore viaggio in mare di oltre 1.100 chilometri 119 persone appena soccorse, tra cui donne e bambini, per arrivare fino da noi. Si tratta di una decisione incomprensibile. Che di certo stride con quei messaggi di pace, amore e fratellanza che in questi giorni di festa abbiamo visto sbandierare dagli esponenti del governo, e da chi li sostiene. Che evidentemente condividono certi valori solo quando hanno una telecamera davanti o un albero di Natale fa loro da sfondo”.

La prima nave ad attraccare nel porto di Marina di Carrara è stata, il 30 gennaio scorso, la Ocean Viking di Sos Méditerranée con 95 persone a bordo. Quindi, il 19 aprile e il 5 giugno, è stato il turno della Life Support di Emergency rispettivamente con 55 e 29 migranti a bordo. Mentre, il 7  e il 19 luglio, la Geo Barents di Medici senza Frontiere arrivò con 196  e 214 persone. Per due volte consecutive è stata poi la volta della Open Arms. Il  22 agosto con 196 migranti a bordo e il 4 ottobre con 176. Infine, il 22 novembre, è tornata la Life Support con 21 persone.

© Riproduzione riservata

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