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Maxi squalifiche per 44 anni al Montignoso: presunto illecito sportivo

Deferiti da Procura federale Figc presidente, dirigenti, allenatore e calciatori. Otto punti penalizzazione. Partita relativa a campionato provinciale juniores. Screenshot giocatori alla base sentenza. Società di calcio: "Correttezza dentro e fuori il campo. Presenteremo appello"

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MONTIGNOSO – Maxi squalifiche per 44 anni al Montignoso: presunto illecito sportivo

Maxi squalifiche per 44 anni al Montignoso, società di calcio in provincia di Massa-Carrara. Squalifiche con deferimento a presidente, dirigenti, allenatore e calciatori minori. L’accusa è di illecito sportivo secondo la Procura federale Figc, presidente Carmine Compagnini, che ha inflitto le squalifiche con deferimento, si legge nel comunicato ufficiale Lnd Toscana, ai dirigenti: Vitacca Mariano e Ambrosini Luca inibizione per anni 4 (quattro) e mesi 6 (sei);
all’allenatore Moni Enrico squalifica per anni 4 (quattro) e mesi 6 (sei).

Come si legge nel comunicato ufficiale, viene contestata anche la violazione dell’art. 30, commi 1 e 6, del C.G.S., mentre la società è chiamata a rispondere per responsabilità diretta ed oggettiva in applicazione del disposto dell’art. 6, commi 1 e 2, del C.G.S.

Il deferimento, si legge nel comunicato ufficiale, “scaturisce dalla segnalazione con la quale il presidente della società U.S .Massese 1919 SSDRL ha comunicato alla Procura Federale di essere in possesso di alcuni messaggi Whatsapp, di cui allega gli ‘screenshot,
intercorsi tra calciatori propri e della società Lunigiana Pontremolese a commento della gara Montignoso / Pontremolese disputata nell’ambito del Campionato Provinciale Juniores U. 19 in data 4 maggio 2024.
L’Ufficio in sede inquirente, con ampia indagine consistita nell’acquisizione dell’esposto con i relativi allegati (screenshot) nonché degli atti relativi alla posizione federale di alcuni tesserati assunti a teste e delle dichiarazioni di essi, ha basato il procedimento di incolpazione sulla prova documentale costituita dai messaggi ricevuti da alcuni calciatori della Massese, integrata dalle dichiarazioni rese in istruttoria al collaboratore incaricato da tesserati delle società Massese, Montignoso,
Forte dei Marmi. I fatti risultano in maniera concreta dagli screenshot dei messaggi scambiati da calciatori delle società Montignoso e Massese, ai quali si aggiungono quelli riportati dal direttore generale della società, Cantoni, il cui significato non lascia dubbi sul reale accadimento dei fatti”.

La società via Facebook: “La Asd Ac Montignoso, dopo aver letto il dispositivo della sentenza di primo grado, aspetta di leggere le motivazioni per poter presentare reclamo davanti alla Corte Federale D’Appello. Tenuto conto della gravità del provvedimento del Tribunale Federale che, tra le tante sanzioni, priva per 4 anni e 6 mesi dirigenti e atleti che negli anni si sono sempre distinti per la loro correttezza dentro e fuori dal campo, confida nel secondo grado per poter dimostrare la estraneità propria e dei propri tesserati dal reato contestato. Proprio per questa fiducia che la società ripone nella giustizia, l’Asd Ac Montignoso preferisce non fare dichiarazioni a proposito e dichiara di essere ufficialmente in silenzio stampa su questo argomento. Sarà il tempo a fare giustizia!”

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

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