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Corteo pro Palestina a Pisa, la Polizia carica gli studenti. VIDEO

Manganelli contro manifestanti. Feriti. Sindaco Conti: "Chiesto conto a questore e prefetto. Chiunque è libero manifestare proprio pensiero". Mazzeo: "Governo e ministro facciano chiarezza". Rettore Università: "Preoccupazione e sconcerto". Cariche anche a Firenze. Nardella: "Violenza inaccettabile"

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PISA – Corteo pro Palestina a Pisa, la Polizia carica gli studenti.

Corteo pro Palestina a Pisa venerdì 23 febbraio, studentesse e studenti caricati dalla Polizia in tenuta antisommossa. I ragazzi cercavano di raggiungere piazza dei Cavalieri. Ci sono studenti feriti.

Il video, pubblicato da Usb Pisa via Facebook, parla da solo.

 

Così come il video pubblicato via Fb da Alessandra Nardini, assessora Regione Toscana.

 

 

Michele Conti, sindaco di Pisa: “Quello che è accaduto stamani in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco come cittadino e genitore.
Ho telefonato a Questore e Prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto.
Così come voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa.
Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea.
Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero”.
A Firenze è accaduto quando i manifestanti hanno provato a raggiungere il consolato americano. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato.

A Firenze è accaduto quando i manifestanti hanno provato a raggiungere il consolato americano. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato.

Dario Nardella, sindaco di Firenze: “Le immagini delle cariche della polizia sugli studenti di Pisa e Firenze sono inquietanti. Usare la violenza contro chi manifesta pacificamente il proprio dissenso politico non è accettabile”.

Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana: “Le immagini che arrivano stamani da Pisa sono gravissime. L’Italia non può essere lo Stato in cui, nel 2024, per fermare degli studenti adolescenti si utilizzano i manganelli e la violenza e non può essere una giustificazione il fatto che quel corteo non fosse stato comunicato o autorizzato. La funzione di presidio del territorio e tutela della sicurezza, da parte delle forze dell’ordine, è un elemento fondamentale e imprescindibile ma il diritto a manifestare e il diritto al dissenso sono previsti dalla nostra Costituzione e non possono in alcun modo essere messi in discussione. Chiedo a tutti gli organi preposti, e in primis al governo e al ministro competente, che su quanto accaduto venga fatta chiarezza il prima possibile e si accertino tutte le eventuali responsabilità“.

Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa: “L’Università di Pisa esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori. In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca. Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme”.

“Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l’attacco terroristico del dicembre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”.

Zucchi “informa di aver già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel corso del quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale”.

Alessandra Nardini, assessora istruzione Regione Toscana: “Quelle che arrivano da Pisa sono immagini di una gravità assoluta, sulle quali è urgente che venga fatta chiarezza. Qual è la grave e imminente minaccia all’ordine pubblico che possa spiegare perché un piccolo corteo di studentesse e studenti venga caricato con una tale violenza? I vertici delle forze dell’ordine rispondano urgentemente di quanto accaduto e, ammesso che esistano, rendano note le ragioni per cui la situazione è degenerata a tal punto, individuando responsabilità e colpe. La libera manifestazione di opinioni e dissenso è una libertà fondamentale garantita dalla nostra Costituzione. La mia solidarietà alle giovanissime studentesse e ai giovanissimi studenti coinvolti. Non possiamo sottovalutare un clima di repressione di cui arrivano molteplici segnali. Le istituzioni siano unite nella ricerca della verità su quanto accaduto e nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali”.

Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana: “Oggi è toccato agli studenti di Pisa. Adesso basta. Ormai gli episodi in cui le Forze dell’ordine del nostro Paese vengono fatte intervenire per reprimere le manifestazioni o identificare partecipanti si susseguono oltre il livello di guardia. Presenterò subito una interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca anche il ruolo del Questore in questa vicenda in cui le cariche della Polizia avrebbero coinvolto anche ragazzini. Questa repressione è gravissima. In Toscana, così come in tutta Italia, difenderemo la democrazia”.

 

© Riproduzione riservata

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