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VOLTERRA – Notte di tensione al pronto soccorso dell’ospedale di Volterra, dove un 26enne, di origine extracomunitaria, è stato arrestato dai carabinieri della locale sezione radiomobile per danneggiamento in ambito sanitario, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio. È stato applicato per l’occasione l’articolo 583-quater del codice penale, norma specifica introdotta a salvaguardia degli operatori.
L’intervento dei militari è stato richiesto dal personale medico e infermieristico del pronto soccorso, dove il 26enne si era recato per ricevere cure. La situazione è degenerata quando l’uomo, informato della necessità di tornare il giorno seguente per l’applicazione di un gesso, ha reagito con violenza inaudita. Ha aggredito fisicamente la guardia particolare giurata presente, il personale sanitario e gli stessi carabinieri intervenuti per riportare la calma.
Anche durante le operazioni di identificazione in caserma l’uomo ha continuato ad assumere un atteggiamento violento, danneggiando il mobilio e gli oggetti dell’ufficio, fortunatamente senza causare danni rilevanti.
L’arresto è stato eseguito in base alle normative che proteggono l’incolumità del personale sanitario e il regolare svolgimento del servizio pubblico. In particolare, assume rilevanza l’articolo 583-quater del codice penale, che prevede pene severe per chi commette lesioni personali gravi o gravissime ai danni di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell’esercizio o a causa delle sue funzioni. Questa norma, introdotta proprio per contrastare la crescente ondata di violenza contro gli operatori sanitari, sottolinea la gravità di tali atti, che mettono a rischio non solo l’incolumità fisica degli operatori, ma anche la continuità e l’efficienza del servizio sanitario.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Pisa, che coordina le indagini, ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, in cui è stato convalidato l’arresto e disposta la misura dell’obbligo di dimora con permanenza notturna nella propria abitazione dalle 22 alle 7.
Questo episodio sottolinea l’importanza di una risposta ferma e decisa da parte delle istituzioni contro ogni forma di violenza, soprattutto in contesti delicati come quello sanitario.