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PISA – Un messaggio universale, silenzioso e potente, rivolto a chi guarda il mondo dall’alto. Chi atterra in questi giorni all’aeroporto “Galileo Galilei” viene accolto da una sorpresa visiva nella campagna di San Piero a Grado. In mezzo al verde, perfettamente delineata, campeggia la scritta latina Pax.
Non c’è traccia di vernice o prodotti chimici. L’opera si estende per circa 180 metri su un’area di tre ettari. È un esempio di “land art” tecnologica che si integra totalmente con il paesaggio agrario. La parola scelta non è casuale: Pace. Un richiamo all’equilibrio e all’armonia che, visto dall’oblò di un aereo, assume un valore simbolico ancora più forte.
Il progetto è firmato dal CeRTES, il Centro ricerche tappeti erbosi sportivi dell’università di Pisa. Per realizzarlo, il team guidato dal professor Marco Volterrani ha usato la tecnologia più avanzata. Niente trattori pesanti, ma robot tagliaerba a batteria guidati da sistemi satellitari. Il trucco è semplice e geniale: l’erba è stata tagliata a due altezze differenti. Questo ha creato un contrasto cromatico naturale e stabile, rendendo la scritta leggibile sia da terra che dai velivoli.
“Abbiamo scelto un approccio non invasivo”, spiegano dal Centro. L’iniziativa dimostra come l’automazione possa sposarsi con la sostenibilità ambientale. È la prova che la gestione del verde può diventare uno strumento di comunicazione visiva a impatto zero. L’esperimento è stato reso possibile grazie ai terreni dell’azienda Bindi Pratopronto Nord e al lavoro di squadra dei ricercatori dell’Ateneo pisano. Un modo innovativo per unire la ricerca agronomica a un augurio che vale per tutti.



