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Pisa, puoi festeggiare: dopo 34 anni i nerazzurri tornano in serie A

L'undici di Inzaghi finisce ko a Bari ma lo Spezia cade a Reggio Emilia e una intera città può esplodere per il risultato raggiunto

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PISA – Dopo 34 anni il Pisa torna in serie A. E scoppia la grande festa all’Arena Garibali dei tifosi che si sono radunati a vedere la partita di Bari sui maxischermi allestiti dal Comune.

La formazione di Pippo Inzaghi ha raggiunto il traguardo pur perdendo la propria gara a Bari per 1-0. Lo Spezia, infatti, unica rivale che avrebbe potuto raggiungere i nerazzurri in classifica, ha perso per 2-1 a Reggio rendendo ufficiale il verdetto a due gare dal termine del campionato.

La città è immediatamente impazzita, con caroselli per le strade e bandiere, per festeggiare un traguardo atteso da troppi anni in città. Una festa destinata a durare per tutta la notte.

“Il Pisa è in serie A. Complimenti alla squadra, alla società e ai tifosi nerazzurri: avete scritto una bellissima pagina per lo sport toscano”. È il commento di Eugenio Giani, governatore della Toscana.

Michele Conti, sindaco di Pisa, è raggiante: “Oggi è un giorno storico per Pisa. Dopo ben 34 anni, il Pisa Sporting Club conquista la promozione in Serie A. Un’emozione fortissima attraversa la città, visibile nei volti delle persone, nei cori in piazza, negli abbracci tra generazioni. Tanti tifosi, per troppo tempo, hanno aspettato questo momento, attraversando delusioni e ripartenze, ma senza mai perdere l’amore per questi colori. È una gioia meritata, costruita con fatica e dedizione”.

“Il primo pensiero va alla squadra allo staff tecnico e a mister Filippo Inzaghi – dice – che ha portato spirito vincente e competenza, guidando il gruppo con determinazione. Complimenti sinceri alla società, al proprietario Alex Knaster, al presidente Giuseppe Corrado, ai direttori Giovanni Corrado e Davide Vaira. Questo traguardo è il frutto di una programmazione solida, di una visione chiara e della capacità di lavorare nel tempo con serietà e coerenza. È la dimostrazione che i risultati arrivano quando ci sono competenze, investimenti mirati e un progetto ben costruito”.

È la seconda promozione che festeggio anche da sindaco oltre che da pisano: la prima fu nel 2019, nella finale di Trieste, dalla serie C alla B, durante il mio primo mandato – ricorda –  Oggi saliamo un altro gradino, il più alto del calcio italiano. Un traguardo che vale doppio, perché ottenuto con sacrificio, programmazione e con l’amore di un’intera città. In questi anni, anche l’amministrazione comunale ha fatto la propria parte, investendo nell’aumento della capienza dell’Arena Garibaldi, con la variante urbanistica per il nuovo centro sportivo e impegnandosi concretamente dove necessario per sostenere il percorso di crescita del club. La serie A è un patrimonio che va oltre il campo: porta visibilità, crescita economica, sviluppo turistico e opportunità per i giovani. Pisa torna nel calcio che conta e lo fa con le sue energie migliori, con una tifoseria straordinaria e con una città pronta a viverla da protagonista. A nome di tutta la città, dico grazie. Ci vediamo in serie A”.

“È un’emozione che solo il calore di una città come Pisa può regalarti. Un giorno che aspettavo da quando sono arrivato come studente in questa città e ho imparato, anno dopo anno, a conoscere e a fare mia la passione per i colori nerazzurri di questa squadra. Mi aveva sempre affascinato il Pisa di Anconetani, fin da quando ero piccolo: la sua storia, la sua gente, quell’attaccamento che non si è mai spento nemmeno nei momenti più difficili della risalita dall’Eccellenza”. Così il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo. 

Questa Serie A, che mancava dal 1991, è il coronamento di un percorso straordinario – conclude – un traguardo raggiunto con il lavoro, la determinazione e la visione di una società che ha saputo guardare lontano, credendoci sempre. Un grazie sincero a mister Pippo Inzaghi, allo staff, ai giocatori e a tutta la dirigenza. Ma il grazie più grande va ai tifosi: quelli che c’erano quando si giocava nei campi di periferia, quelli che non hanno mai smesso di crederci, di cantare, di sostenere. Pisa torna dove merita di stare. Con l’orgoglio di una città e di una tifoseria che non ha mai smesso di essere grande”.
“Con emozione ed entusiasmo accolgo la più che meritata promozione in serie A del Pisa, a distanza di quasi 35 anni dalla sua ultima apparizione nella massima categoria – afferma Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale e candidata Presidente della Lega alle prossime elezioni -Un grazie alla società, ai giocatori, all’allenatore ed a tutti i meravigliosi tifosi che hanno instancabilmente sostenuto i nerazzurri nella loro avvincente avventura, coronata con l’approdo nell’ambito gotha del calcio italiano. Mi piacerebbe, al di là di ogni classico campanilismo, che questo traguardo venisse, dunque, vissuto con orgoglio da tutti i toscani, perché entrare nel top calcistico nazionale è qualcosa di speciale che dovrebbe essere condiviso coralmente da chi ama veramente la nostra splendida ed ineguagliabile regione”.

Il tabellino

Bari – Spezia 1-0
BARI (3-5-1-1). Radunovic; Vicari, Obaretin, Mantovani; Pucino, Maita (88′ Bellomo), Benali (66′ Lella), Oliveri (66′ Favasuli), Dorval; Lasagna (78′ Novakovich), Bonfanti N. (66′ Maggiore). A disposizione. Pissardo, Marfella, Tripaldelli, Maiello, Falletti, Pereiro, Saco. Allenatore Longo.

PISA (3-4-2-1). Semper; Canestrelli, Caracciolo, Bonfanti G. (78′ Arena); Touré (74′ Morutan), Abildgaard (46′ Piccinini), Marin, Sernicola (46′ Angori); Moreo, Tramoni; Meister (66 ‘Lind). A disposizione. Nicolas, Loria, Hojholt, Rus, Solbakken, Castellini, Calabresi. Allenatore Inzaghi.
ARBITRO: Marcenaro di Genova (Scatragli-Bianchini)
RETE: 9′ Bonfanti N.
NOTE: Ammoniti Maita, Radunovic, Benali, Favasuli, Inzaghi (allenatore Pisa) Espulso Longo (allenatore Bari). Spettatori 15.249. Recupero 3′ pt; 5′ st

© Riproduzione riservata

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