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La maratona di Pisa parla russo con Dmitriy Nedelin

Polverizzato il record che durava dal 2014. La Polonia festeggia fra le donne con il trionfo di Dominika Stelmach

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PISA – Sotto l’ombra della Torre Pendente, la 26esima edizione della Maratona di Pisa non ha soltanto celebrato lo sport, ma ha riscritto la storia. In una giornata baciata da un clima ideale per il fondo, l’evento pisano ha visto cadere un primato che resisteva da un decennio, confermandosi come uno dei percorsi più veloci e affascinanti del panorama internazionale.

Maratona: Nedelin contro il cronometro

L’uomo del giorno è indubbiamente Dmitriy Nedelin. L’atleta russo ha dato vita a una prova di forza solitaria, trasformando la gara in un monologo contro il tempo. Con una progressione implacabile, Nedelin ha tagliato il traguardo in 2h12’28”, polverizzando il precedente record della manifestazione che durava ormai dal 2014. Un ritmo insostenibile per la concorrenza, come dimostra il distacco abissale inflitto agli inseguitori: circa sette minuti di vuoto tra lui e il secondo classificato, il marocchino Mohamed Chaaboud (2h19’23”). Quest’ultimo è stato protagonista di un duello vibrante con il polacco Adam Głogowski (terzo in 2h21’18”) fino al chilometro 21, prima di sferrare l’attacco decisivo per l’argento.

In campo femminile, la Polonia festeggia il trionfo di Dominika Stelmach. Una vittoria mai messa in discussione, costruita con una condotta di gara autoritaria sin dai primi metri, chiusa in 2h38’26”. Alle sue spalle, l’inglese Karima Harris (2h48’30”) ha conquistato la seconda piazza grazie a un sorpasso al decimo chilometro ai danni di Katarzyna Pobłocka-Głogowska, che ha completato il podio in 2h49’30”.

La Pisanina: il test di Giovanna Epis

Se la maratona ha regalato il record, la Pisanina (la mezza maratona Fidal di 21,097 km) ha offerto lo spettacolo del grande atletismo azzurro. Giovanna Epis, portacolori dei Carabinieri e colonna della mazionale, ha dominato la scena. Nonostante i pesanti carichi di lavoro in vista dei prossimi impegni, l’azzurra ha fatto segnare un crono di tutto rispetto: 1h13’29”.

“Un bel test di efficienza. ha commentato la Epis al traguardo . Nonostante la stanchezza accumulata nelle settimane di carico, ho corso bene. Ora il mirino è puntato sulla maratona di Barcellona a marzo e, soprattutto, sugli europei di Birmingham della prossima estate. Abbiamo una squadra giovane e competitiva, e correre con la maglia azzurra dà sempre una spinta in più”: Sul podio della mezza sono salite anche Lucia Mitidieri (1h17’55”) e Margherita Voliani (1h19’06”).

Tra gli uomini, colpo di scena francese con Matthieu Gaulandeau. Dopo un avvio guardingo (era terzo al 10° km), Gaulandeau ha innestato le marce alte, superando il vincitore dell’edizione 2024, Marco Zanni (1h08’19”), e Leonce Bukuru (1h08’34”), chiudendo la pratica in 1h07’46”.

I numeri del successo

L’evento ha confermato il suo appeal globale portando in strada oltre 4mila atleti provenienti da 20 diversi paesi

. Un successo organizzativo che consolida Pisa come capitale del running, capace di coniugare il fascino dei monumenti storici a prestazioni tecniche di assoluto rilievo europeo.

© Riproduzione riservata

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