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Fiume di fango su Migliana, torna l’incubo dell’alluvione

Il borgo di Chiusoli, nel Comune di Cantagallo, in provincia di Prato, ancora travolto dall'acqua. Case invase da acqua e fango. La cittadina già in ginocchio per l'alluvione di inizio novembre

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CANTAGALLO – Fiume di fango su Migliana, torna l’incubo dell’alluvione.

Il borgo di Chiusoli, a Migliana, nel Comune di Cantagallo travolto da acqua e fango.

Case allagate, mercoledì 13 dicembre torna l’incubo dell’alluvione che a inizio novembre ha messo in ginocchio anche questo Comune nella Val di Bisenzio, in provincia di Prato. Le famiglie sfollate vennero ospitate in parrocchia.

Anche allora con il borgo di Chiusoli travolto dalla frana riversatasi sul canale interrato in cui scorre il fosso di Chiusoli.

Allora il sindaco Guglielmo Bongiorno chiamò l’Esercito in aiuto del paese vittima di frane, strade interrotte, case allagate.

Il Comune di Cantagallo mercoledì 13 dicembre: “I detriti portati dalla pioggia di oggi (35 mm in circa un’ora) hanno provocato l’ostruzione di un tratto tombato del fosso di Chiusoli, in area privata. C’è stato un copioso allagamento poi risolto con l’immediato intervento dei tecnici del Comune. dei Vigili del fuoco e della ditta del Comune (già attiva nell’area con i propri mezzi) che ha liberato il tratto ostruito. Sul posto era presente anche il sindaco Bongiorno. Della situazione del fosso di Chiusoli si sta occupando il Genio civile con il Comune. È già previsto un intervento articolato, la situazione è complessa perché il torrente con la relativa tombatura attraversa diverse proprietà private”.

Dunque tornato l’incubo alluvione che a inizio novembre mise in ginocchio il Comune di Cantagallo. “La situazione è molto difficile”, spiegò allora Bongiorno. “Siamo in 3 + 2 operai, ieri in 2+ i 2 operai perché la terza era in parte a spalare e in parte in collegamento con la Prefettura per i vari aggiornamenti. Abbiamo la responsabilità di più di 3000 persone e 95 kmq di territorio da coprire. Ho chiesto l’intervento dell’Esercito perché questa situazione è troppo grande per le nostre possibilità. Dove non siamo ancora intervenuti, è solo perché o non abbiamo la disponibilità di uomini e mezzi o perché i mezzi disponibili non sono idonei per il vostro contesto. Aiutateci ad aiutarvi”.

Un paese che ha cercato di risollevarsi, accendendo il Natale nei giorni scorsi. Con Migliana via dei presepi realizzati dalle famiglie. E il borgo di Chiusoli con l’albero addobbato insieme ai volontari che aiutarono nei giorni dell’emergenza. Un Natale di solidarietà nei confronti di chi è stato colpito dall’alluvione. Più di duemila persone nell’ultimo fine settimana per la raccolta fondi a Villa Guicciardi. “Una festa di cui il nostro Comune aveva bisogno. Un segno di speranza e ripartenza”, ha commentato un paio di giorni fa il sindaco.

Mercoledì 13 dicembre di nuovo l’incubo.

© Riproduzione riservata

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