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Maltrattamenti in famiglia a Prato, doppio arresto della Polizia

I due uomini sono stati condotti al carcere della Dogaia dopo le denunce delle vittime, che hanno raccontato di essere vessate da tempo dai congiunti

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PRATO – Maltrattamenti in famiglia a Prato, doppio arresto alle Badie e a San Giusto. È successo il 12 agosto e ad intervenire è stata la polizia.

Alle Badie la centrale operativa della Questura di Prato è stata contattata da una donna che richiedeva urgentemente l’intervento di una volante alla propria abitazione in quanto il marito la stava picchiando con aggressività e minacciandola di morte.

Giunti sul posto, gli operatori della squadra sono stati fatti entrare dallo stesso autore del reato, identificato poi per un 59enne rumeno che ha esteranto apertamente agli operatori le intenzioni omicide nei confronti della consorte. La donna con voce tremante ed in lacrime ha riferito che tali condotte si protraevano ormaro da lungo tempo e di essere malmenata con violenza quotidianamente dall’uomo.

Gli agenti hanno arrestato  l’uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia e lo hanno condotto prima agli uffici della questura e successivamente al carcere della Dogaia di Prato.

Il secondo intervento si è aggiunto in zona San Giusto. A contattare la centrale operativa una donna che, insieme alla madre, si era recata in strada uscendo dalla propria abitazione in quanto il fratello le aveva minacciate di morte.

Gli operatori della squadra si sono recati immediatamente sul posto prendendo contatti con le due donne che vistosamente impaurite, hanno riferito che il familiare, rincasando, ha iniziato a prendere a calci una porta dell’abitazione e successivamente le ha minacciate di buttarle dal balcone dell’abitazione, posta al quarto piano del palazzo.

Entrati nell’appartamento, gli agenti hanno trovato l’uomo in preda ad un raptus violento, che continuava a proferire frasi di minaccia e di morte nei confronti delle familiari, rivolte anche in direzione degli operatori che, dopo la perquisizione dell’abitazione hanno rinvenuto alcune cartucce da guerra.,

Dagli accertamenti gli operatori hanno constatato che l’uomo era già stato condannato in passato per maltrattamenti in famiglia con la misura cautelare del divieto di avvicinamento verso le due donne, che hanno detto di aver deciso di spontanea volontà di riaccoglierlo nell’abitazione con la speranza, rimasta vana, di un ritorno alla normalità.

Al termine dell’intervento, l’uomo è stato portato negli uffici della Questura ed arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia a pubblico ufficiale e possesso di munizioni di guerra. È stato quindi condotto al carcere della Dogaia di Prato.

© Riproduzione riservata

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