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Maxi operazione della Guardia di Finanza contro il lavoro nero: chiusi 15 ristoranti etnici

In 140 scoperti a Prato senza contratto o con posizioni non regolari. Il comandante provinciale Blandini: "Non c'è spazio per chi viola le regole e sfrutta"

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PRATO – Lavoratori irregolari o completamente in nero nei ristoranti del territorio. L’operazione della Guardia di Finanza nel territorio di Prato ha portato alla chiusura di 15 esercizi commerciale e a multe salatissime per i titolari. 

Un colpo deciso contro il lavoro sommerso e l’illegalità nel settore della ristorazione etnica, insomma, è stato sferrato dai militari del Nucleo mobile del gruppo di Prato della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del comando provinciale e in sinergia con il comando regionale della Toscana. L’operazione, denominata Fast Food, ha portato alla luce una rete di gravi irregolarità riguardanti la gestione del personale e il rispetto delle normative sul lavoro.

I controlli, condotti con il supporto delle segnalazioni ricevute tramite il numero 117 e grazie ad una minuziosa attività di analisi dei dati e capillare monitoraggio del territorio, hanno interessato 17 esercizi commerciali attivi nella città e nella provincia di Prato. Le verifiche hanno permesso di accertare 140 lavoratori irregolari, di cui 55 completamente in nero, privi di qualsiasi tutela lavorativa e previdenziale, con risvolti che non solo minano la dignità dei lavoratori, ma generano una concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti.

Alla luce delle evidenze emerse, sono stati adottati provvedimenti incisivi:sospensione immediata di 15 attività commerciali in violazione delle normative vigenti; pesanti sanzioni amministrative, volte a ripristinare condizioni di legalità e sicurezza.

L’operazione Fast Food non si limita a denunciare le irregolarità emerse, ma richiama l’attenzione su un fenomeno di ampio respiro che incide negativamente sulla società. Il lavoro nero priva i lavoratori delle garanzie minime di sicurezza, dignità e diritti, mettendo a rischio la loro stessa incolumità. Al contempo, genera un danno economico significativo, sottraendo risorse alla collettività e alterando gli equilibri del mercato.

“Questa operazione – dichiara il comandante della Guardia di Finanza di Prato, Enrico Blandini – rappresenta un segnale forte e inequivocabile: non c’è spazio per chi viola le regole e sfrutta il lavoro delle persone in condizioni di vulnerabilità. Il nostro impegno è garantire il rispetto delle normative e promuovere una cultura della legalità che tuteli i lavoratori e il tessuto economico sano del territorio. L’intervento testimonia una vigilanza sempre più capillare e incisiva, con l’obiettivo di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità nel tessuto economico finanziario. L’operazione Fast Food non è solo una battaglia contro le irregolarità, ma un invito a sostenere la trasparenza e la correttezza in ogni settore produttivo. La Guardia di Finanza continuerà a lavorare per difendere i diritti dei lavoratori e garantire un contesto economico giusto e competitivo per tutti”.

© Riproduzione riservata

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