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Riaperto a Prato il sottopasso dove 14 anni fa annegarono tre donne

L'infrastruttura di via Ciulli di nuovo percorribile dopo il dissequestro della magistratura: "Non è un giorno di festa"

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PRATO – Riaperto dopo 14 anni il sottopasso ferroviario di via Ciulli che collega Galciana e Narnali. L’evento si è tenuto il 31 ottobre alla presenza di tanti residenti, insieme alla sindaca Ilaria Bugetti, l’ex sindaco Matteo Biffoni, che nei suoi 2 mandati amministrativi ha seguito da vicino l’iter dei lavori e della riapertura dell’arteria, il vicesindaco ed assessore alla protezione civile Simone Faggi, gli assessori Marco Sapia ai lavori pubblici e Cristina Sanzò alla mobilità e i rappresentanti dell’Asl Toscana Centro.

Un risultato che l’amministrazione comunale ha ottenuto dopo un lungo percorso. La riapertura al transito arriva infatti dopo quasi 14 anni dal triste anniversario della morte delle tre donne cinesi annegate nel tunnel allagato per la bomba d’acqua e l’esondazione del Vella la notte tra il 4 e 5 ottobre 2010, che determinò il sequestro probatorio e la chiusura dell’arteria da parte della magistratura che indagava sull’accaduto. Gli anni e l’incuria dovuta alla chiusura hanno ridotto in pessimo stato il collegamento viario tra Galciana e Narnali, con piante infestanti, asfalto rovinato e impianti ormai non più funzionanti.

Un iter amministrativo lungo e difficile a cui è seguita un’opera di ripristino non certo facile: sono infatti terminati i lavori di riqualificazione del sottopasso eseguiti dal Comune in accordo con l’Asl Toscana Centro, che ha curato il progetto di messa in sicurezza idraulica dell’area e la realizzazione della vasca d’espansione del vicino ospedale Santo Stefano – ora passata alla competenza del Comune – che in caso di necessità convoglierà l’acqua del Vella. L’opera va infatti considerata come un tutt’uno con il sottopasso di via Ciulli ed è stata la soluzione tecnica grazie alla quale il Comune è riuscito ad ottenere il dissequestro da parte della Corte d’appello di Firenze: dopo molte richieste da parte dell’amministrazione comunale infatti, dopo 12 anni la Corte ha accolto l’istanza di restituzione della struttura e la sua apertura solo dopo la realizzazione della cassa d’espansione da 25mila metri cubi di capacità in funzione della nuova palazzina dell’ospedale Santo Stefano da parte della Asl Toscana Centro, per garantire la sicurezza idraulica dell’area intorno ai torrenti Vella e Iolo.

“Ho sentito parlare di festa – ha detto la sindaca Ilaria Bugetti – io in realtà credo che questo debba essere un momento in cui spieghiamo ai cittadini quello che è accaduto e quello che è il percorso che l’amministrazione comunale continuerà a fare. : 4 anni sono un tempo lunghissimo, me ne rendo conto, ma il Comune ne è venuto in disponibilità solamente 2 anni fa in seguito al dissequestro, dopodiché è iniziata la complessa opera di messa in sicurezza del sottopasso dal punto di vista idraulico. Noi oggi riapriamo perché riteniamo importante rendere la viabilità ai cittadini ma continuiamo a mantenere una grande prudenza attraverso un monitoraggio costante. Questo discorso non vale solo qui ma per tutta la città”.

Dello stesso parere il vicesindaco ed assessore alla protezione civile Simone Faggi: “Questo non è un giorno di festa, è la restituzione di un’infrastruttura importante della città. C’è voluto tanto tempo però questo sottopasso è anche figlio dei tempi che stiamo vivendo. Rispetto a 15 anni fa è cambiato completamente il sistema meteorologico del nostro territorio. Piove molto di più ed è molto più pericoloso. Un sottopasso del genere necessita di infrastrutture che possano calmierare il rischio idraulico in maniera importante. Questo è il motivo per cui dopo lo sblocco dell’infrastruttura due anni fa da parte della Procura noi abbiamo voluto fare tutto il necessario per renderlo il più sicuro possibile. È importante mantenere un’attenzione continua. In caso di allerta arancione è prevista la chiusura del sottopasso, in caso di allerta gialla invece il monitoraggio costante della protezione civile. Questa è comunque la modalità generale con cui ci approcciamo con il nostro piano di Protezione Civile: verificare le precipitazioni previste indipendentemente dal colore dell’allerta e poi agire laddove necessario”.

Il progetto – su cui il Comune di Prato ha investito 200mila euro – comprendeva la riqualificazione stradale ed edilizia, la sostituzione della rete elettrica, la sostituzione delle pompe attuali con un nuovo impianto di sollevamento acque, l’installazione del sistema di segnalazione semaforica e rilevazione allagamenti e il nuovo gruppo elettrogeno, il modellamento del terreno e scarpata ferroviaria per regimazione delle acque meteoriche e gli interventi di manutenzione stradale di via Ciulli a nord del sottopasso.

La viabilità dell’arteria tornerà come prima, con il doppio senso di percorrenza nel sottopassaggio e accesso da via Pistoiese e via Scarlatti. Accedendo da via Pistoiese ci sarà il senso unico fino al numero civico 105 e doppio senso da qui a via Scarlatti attraverso il sottopasso, mentre i mezzi che arrivano da qui dovranno svoltare in via Dosso Faiti.

© Riproduzione riservata

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