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Il Capodanno dell’Annunciazione dal 21 al 23 marzo sarà a Prato

Previsti oltre 70 gruppi storici e 1700 figuranti provenienti da tutta la Toscana, spettacoli, concerti e mostre: il programma completo

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PRATO – Il Capodanno dell’Annunciazione del 2025 si terrà a Prato. 

L’iniziativa si svolgerà il 21, 22 e 23 marzo con la partecipazione di oltre 70 gruppi storici e 1700 figuranti provenienti da tutta la Toscana, spettacoli, concerti, mostre e anche l’Ostensione straordinaria della Sacra Cintola della Madonna. Il capoluogo tessile raccoglie il testimonial da Massa Marittima, che l’anno scorso ha ospitato l’evento, che nel 2022 e nel 2023 si è tenuto a Firenze ed Arezzo, in base al principio di rotazione delle città ospitanti stabilito dal presidente della Regione Eugenio Giani.

Il Capodanno dell’Annunciazione è stato istituito dal Consiglio regionale per commemorare il tradizionale Capodanno toscano, che fino al 1749 cadeva il 25 marzo in concomitanza con la festa dell’Annunciazione, a nove mesi dal giorno di Natale. Nonostante l’adozione del calendario gregoriano nel 1582, che fissava l’inizio dell’anno all’1 gennaio, alcune città toscane come Pisa, Firenze, Lucca, Prato e Siena mantennero la tradizione di iniziare il loro anno nuovo il 25 marzo. Questo omaggio alla storia toscana è stato designato come il Capodanno dell’Annunciazione dal consiglio regionale, diventando un evento di rilievo che si tiene annualmente in un comune diverso. L’iniziativa mira a sostenere e valorizzare le molteplici realtà associative, culturali e sociali presenti in tutto il territorio regionale.

La manifestazione è stata presentata nel Salone consiliare del Comune dalla sindaca Ilaria Bugetti, dal vescovo Monsignor Giovanni Nerbini, dal presidente del consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo e da Roberta Benini, presidente del comitato regionale per le rievocazioni storiche della Toscana, e Tiziana Giagnoni, rappresentante del comitato storico dei gruppi di rievocazione della provincia di Prato.

“Per Prato è un grande onore ospitare questa manifestazione che  valorizza il grande lavoro fatto tutto l’anno sulle rievocazioni storiche da parte di centinaia di volontari e di appassionati – afferma  la sindaca Ilaria Bugetti –  Credo che Prato sia il luogo ideale per questo evento perché è una città mariana e ha una grande tradizione storica che rivive ogni anno l’8 settembre con il Corteggio storico e l’omaggio alla sacra Cintola di Maria”.

“Quando ci è stato chiesto di partecipare a questa ricorrenza e di farlo attraverso una ostensione straordinaria della Sacra Cintola abbiamo accettato volentieri – commenta  il vescovo Giovanni Nerbini –  Maria, che unisce la città di Prato, da un punto di vista civile e religioso, ci richiama all’unitarietà. In essa le differenze si armonizzano e l’incarnazione, rappresentata dall’Annunciazione, significa la volontà di Dio di farsi uomo, di essere attento ai bisogni di tutti. Questa è anche una ricorrenza di tipo storico e come tale ha un grande valore nel mettere radici nel passato e allo stesso tempo ci invita a guardare al futuro”.

“Il Capodanno dell’Annunciazione a Prato non è solo un omaggio alle nostre radici storiche, ma anche un momento di unione per tutta la Toscana, che attraverso le sue tradizioni mostra la propria identità e il proprio orgoglio culturale – dice  il presidente del consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo – Il consiglio regionale ha fortemente voluto questa ricorrenza per mantenere viva una memoria collettiva che affonda le sue radici nei secolip. È un appuntamento che ci aiuta a riscoprire la bellezza delle nostre tradizioni, unendo storia, arte e comunità in un evento che cresce ogni anno e coinvolge sempre più cittadini e associazioni. Prato, con il suo straordinario patrimonio artistico e culturale, è la cornice perfetta per questa edizione 2025 e il coinvolgimento di quasi 2mila figuranti dimostra la passione e la dedizione con cui le nostre città custodiscono e valorizzano la loro storia.  Il nostro impegno è e sarà sempre quello di valorizzare le tradizioni che ci uniscono e di sostenere le iniziative che raccontano la bellezza e la ricchezza della nostra storia”. “Il Capodanno dell’Annunciazione è un legame vivo con la nostra storia, un’occasione per riscoprire le radici e l’identità della Toscana. Sono certo che Prato saprà renderlo un evento speciale, capace di unire tradizione e comunità in un grande abbraccio di festa- ha fatto sapere anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Dunque invito tutti i pratesi a partecipare numerosi con lo stesso affetto e attaccamento che dimostrano per la Madonna della fiera. Sarà un bellissimo fine settimana di festa e di condivisione che colorerà il nostro centro storico”.

Il programma

L’avvio della manifestazione è previsto venerdì 21 marzo alle 17 in piazza del Comune con l’apertura del Capodanno dell’Annunciazione 2025: il Corpo dei Valletti comunali farà un breve corteo da piazza del Comune verso piazza Duomo, dove la sindaca Bugetti consegnerà alla Cattedrale le chiavi per aprire la teca della Sacra Cintola.

Alle 18 il convegno nel Salone consiliare del Comune dal titolo Dalla storia alle tradizioni, il Capodanno dell’Annunciazione tra arte e cultura, dialogo a 4 vocicon Leandro Ventura, direttore dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale del ministero della cultura, don Marco Pratesi, direttore della scuola di teologia Antonio Martini, professor Giovanni Cipriani dell’università degli Studi di Firenze e Veronica Bartoletti, direttrice dei musei diocesani di Prato. Alle 21.15 nella chiesa di San Domenico il concerto Musica del Rinascimento toscano, dalle laude spirituali alla musica di nova inventione a cura di Ensemble Tuscae Voces e La Pifarescha.

Il giorno seguente alle 10.30 nel salone consiliare l’assemblea annuale della rievocazione storica nel salone consiliare e alle 15 da piazza del Comune la partenza del corteo del Capodanno dell’Annunciazione con gli oltre 70 gruppi storici toscani che sfileranno per le strade del centro storico per giungere alle 15.45 in piazza Duomo. Alla testa del corteo ci saranno la sindaca Ilaria Bugetti, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente del Consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo e ad accoglierli sul sagrato il vescono Giovanni Nerbini. Ad ogni gruppo saranno donati una pergamena e l’antico gigliato di bronzo, copia della moneta di Prato. Alle 18 l’Ostensione straordinaria della Sacra Cintola di Maria. Alle 19 nel Salone consiliare del Comune la presentazione del volume Pietro Leopoldo, il Granduca delle Riforme del presidente Giani. Alle 21 lo spettacolo teatrale La Passione di Charles Péguy di Massimo Luconi alla chiesa di San Fabiano.

Domenica 23 marzo la giornata conclusiva con le esibizioni alle 15 di alcuni gruppi storici in piazza Santa Maria delle Carceri e nel Castello dell’Imperatore. A partire dalle 13 sotto le logge di Palazzo comunale sarà possibile fare l’annullo filatelico dedicato all’evento. 

L’evento sarà trasmesso in diretta da Tv Prato. 

Per l’occasione i Musei dell’Opera del Duomo, di Palazzo Pretorio e del Tessuto saranno aperti con ingresso ad 1 euro con possibilità di effettuare visite guidate gratuite.

Questo il percorso del corteo di sabato 22 marzo: partenza da piazza del Comune e poi via Ricasoli, piazza San Francesco, via San Bonaventura, piazza delle Carceri, via Cairoli, via Verdi, via Garibaldi, piazza Duomo (lato campanile), Corso Mazzoni, piazza del Comune, via Guasti, via Muzzi, Largo Carducci e piazza Duomo.

Sul sito web del Comune il programma completo.

© Riproduzione riservata

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