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PRATO – Revenge porn e diffamazione nei confronti dell’ex consigliere comunale di Prato, in predicato di candidatura alle elezioni regionali, Tommaso Cocci: per la procura si tratta di ‘fuoco amico’.
La procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, infatti, procede nei confronti degli esponenti politici Claudio Belgiorno, già membro del consiglio comunale di Prato, e Andrea Poggianti, vicepresidente del consiglio comunale di Empoli, per concorso continuato nei delitti di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite (revenge porn) e di diffamazione ai danni dell’avvocato pratese.
Le dichiarazioni rese da quest’ultimo e le acquisizioni investigative hanno indotto la procura a ritenere, per un verso, che questi, avendo ricevuto, o comunque, acquisito le immagini a contenuto sessualmente esplicito, ritraenti il citato avvocato Cocci con la zona pubica denudata, destinati a rimanere privati, le avrebbero diffuse senza il consenso del citato Cocci, mediante l’invio di plurime delazioni anonime, almeno dal mese di ottobre 2024, nel marzo 2025 sino a settembre 2025, destinate a esponenti politici della provincia di Prato e di Firenze del medesimo schieramento di appartenenza(e, segnatamente, del partito Fratelli d’Italia), a sostenitori dello stesso Cocci e a organi d’informazione.
E, per altro verso, che abbiano offeso la reputazione di Tommaso Cocci, inviando queste delazioni, nel corpo delle quali venivano riportate frasi diffamatorie, con le accuse fi aver compiuto atti sessuali con ragazzi, anche minori, durante la partecipazione a orge gay, nel corso delle quali avrebbe assunto anche sostanze stupefacenti.
È in fase di esecuzione un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro ne confronti dei due esponenti politici, per acquisire elementi di prova funzionali a verificare la fondatezza delle accuse o a dimostrare l’estraneità degli indagati ai fatti oggetto di contestazione. Le investigazioni sono effettuate con il prezioso supporto dei Nuclei di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Prato e di Firenze, nonché della Digos della Questura di Prato.
Nei prossimi giorni l’ufficio procederà all’interrogatorio dei due indagati per acquisire la loro versione difensiva, ove ritengano di rendere dichiarazioni.