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PRATO – Un anno fa, era il 9 dicembre 2020, se ne andava Paolo Rossi. Un addio che colpì al cuore non soltanto la sua Prato, ma un’Italia intera che a lungo, dopo il mondiale vinto dagli azzurri di Bearzot in Spagna nel 1982, capocannoniere proprio il bomber nato nel quartiere di Santa Lucia, quell’anno anche ‘Pallone d’Oro’, fu ovunque all’estero identificata con Paolo Rossi. E Paolo Rossi per tutti fu per sempre Pablito. Un campione amatissimo non solo perchè un fuoriclasse, ma per la sua semplicità, la sua simpatia, il suo sorriso, la sua grande forza d’animo. Dalla sua scomparsa non hanno smesso di susseguirsi iniziative per ricordarlo ovunque. Matteo Biffoni, sindaco di Prato, gli dedica un pensiero su Fb “È passato un anno: resta indelebile nei nostri cuori il ricordo del tuo gentile sorriso. Ciao Paolo”. Prato un mese fa ha inaugurato proprio nella sua Santa Lucia una statua per commemorarlo, realizzata dalla scultrice Elisa Morucci. In quella sede Gabriele Gravina, presidente Figc, si fece portavoce dell’idea di Alessandro, il figlio di Paolo Rossi, di intitolare a Pablito lo stadio Olimpico di Roma. Adesso quell’idea diventa proposta di legge, primo firmatario il deputato vicentino Pierantonio Zanettin. Ed è la Vicenza in cui l’ex juventino Paolo Rossi è esploso con la maglia biancorossa che per omaggiare il campione, cittadino onorario di Vicenza, nel giorno del primo anniversario della sua scomparsa distribuisce una cartolina ricordo con l’immagine di Pablito e la scritta ‘Grazie Paolo’. Iniziativa promossa dal gruppo ‘Amici di Paolo Rossi’, con il patrocinio di Comune di Vicenza e in collaborazione con Lanerossi Vicenza, centro di coordinamento club biancorossi e consorzio Vicenzaè. Ben 20mila cartoline nei negozi, nei club biancorossi, e domenica 12 dicembre anche allo stadio Menti in occasione di Vicenza-Como. Intanto, nel giorno del suo primo anniversario il Museo della Fifa di Zurigo, insieme a Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, alcuni compagni della mitica squadra azzurra del Mundial spagnolo 1982, onoreranno Pablito. Saranno consegnati ufficialmente al Museo della Fifa oggetti per l’esposizione permanente. Verrà annunciata la collaborazione con la mostra ‘Un Ragazzo d’Oro’. Inoltre i campioni del mondo 1982 a Zurigo rivedranno la Coppa del Mondo originale dopo quasi 40 anni dalla magica notte di Madrid.