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SIENA – Ok nella notte al ministero all’intesa per il futuro di Beko, l’azienda multinazionale con base in Turchia che produce elettrodomestici anche in uno stabilimento a Siena.
Saranno i lavoratori a dover approvare quanto stabilito da ministero, impresa e sindacati dopo dodici ore di trattativa non stop a Roma. .
Lo stabilimento di Siena – 299 gli occupati – sarà acquisito da Invitalia con il Comune e sarà avviato subito il processo di reindustrializzazione. Tutti i lavoratori saranno tutelati con appositi ammortizzatori sociali.
Soddisfazione per l’accordo preliminare è stata espressa dai sindacati Fim, Fiom, Uilm di Siena
. “All’inizio si parlava di chiusura al 31 dicembre 2025, oggi si parla di chiusura definitiva al 31 dicembre 2027 con un ‘risarcimento danni’ da 90mila euro se un lavoratore prende la buona uscita entro dicembre di quest’anno, più l’integrazione sulla cassa, altri 15mila euro”, spiegano.
Venerdì (11 aprile) il testo sarà sottoposto ai lavoratori.
Soddisfatta l’area del centrodestra. “L’annuncio che lo stabilimento di Beko di Siena sarà acquisito da Invitalia insieme all’amministrazione comunale senese per il processo di reindustrializzazione e, soprattutto, la conferma che tutti i lavoratori saranno tutelati con gli appositi ammortizzatori sociali, è un risultato straordinario ed è il migliore possibile – dice il deputato senese e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti – Questa intesa è arrivata sul testo preliminare dell’accordo che verrà ora sottoposto alla votazione dei lavoratori, in vista del prossimo tavolo nazionale che potrebbe già tenersi il prossimo 14 aprile. Il governo ha dimostrato di avere, come priorità, l’occupazione e la tutela dei lavoratori”.
“Ringraziamo sentitamente l’esecutivo, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso – spiega – e il sottosegretario Fausta Bergamotto per aver, in questi mesi, lavorato ed ascoltato il grido del nostro territorio per salvare i posti di lavoro di quasi 300 persone. Date le condizioni della vertenza, non potevamo chiedere e sperare di più. Eravamo consapevoli del fatto che la strada fosse in salita, ma non abbiamo mai smesso di lavorare, anche silenziosamente, lontani dai riflettori, sottraendoci a polemiche strumentali, sapendo che il governo stava facendo tutto il possibile per assicurare il mantenimento di ogni livello occupazionale”.
“Ringraziamo i sindacati – conclude – che si sono mobilitati in modo eccezionale ed hanno dato alla politica la possibilità di mettere al primo posto della propria agenda la vicenda Beko a Siena; come Fratelli d’Italia, ci siamo mossi con un approccio pragmatico e mai ideologico, abbiamo messo da parte le appartenenze per concentrarci solo sul problema, che abbiamo risolto al fianco dei lavoratori. Un plauso va all’amministrazione comunale, in particolare al sindaco di Siena Nicoletta Fabio, che non ha mai fatto mancare il proprio supporto morale, umano ed amministrativo ai lavoratori, un sostegno dimostrato dalla concretezza dell’acquisizione dello stabilimento, una sinergia Stato-Comune che, ad oggi, non era mai stata praticata. Oggi è il giorno in cui possiamo esprimere la massima soddisfazione per l’esito di una vicenda che aveva colpito dolorosamente il nostro territorio e la nostra comunità. In attesa del percorso di reindustrializzazione, auspichiamo l’avvio di un tavolo locale con le parti sociali coinvolte, Confindustria, i sindacati, in modo tale che possano essere reperiti i fabbisogni delle aziende sul territorio; in tal modo si potranno avere maggiori possibilità per la formazione e la ricollocazione dei lavoratori della Beko in cassa integrazione. Una sorta di ‘doppio binario’, per non lasciare davvero niente di intentato”.
“Come Forza Italia – conclude Tenerini – chiediamo che la reindustrializzazione sia rapida, seria e sostenuta da politiche attive del lavoro e incentivi mirati. Continueremo a seguire da vicino la vertenza, con l’obiettivo di trasformare una crisi in un’occasione di rilancio. A Siena non servono promesse, servono prospettive. E noi ci saremo, finché non saranno realizzate”.
“Mentre la Regione Toscana – dice la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Sandra Bianchini – investe risorse pubbliche per costituire Consorzi industriali che non hanno obiettivi definiti o piani industriali, il Governo Meloni sta portando a risoluzione la difficile vertenza Beko ottenendo risultati incredibili. Non possiamo che plaudire per l’esito del tavolo tra istituzioni, lavoratori e azienda che scongiura il licenziamento collettivo, garantisce adeguati ammortizzatori sociali fino al 2027 e una formazione mirata per il ricollocamento dei lavoratori oltreché un futuro al sito industriale di Siena. Il governo, Invitalia e il Comune hanno infatti assicurato di impegnarsi ad acquisire lo stabilimento quanto prima per poi affittarlo a imprese private, quindi con lo specifico obiettivo di reindustrializzarlo. Un investimento che porterà concreti benefici sul territorio a differenza del Consorzio industriale della Piana che, ad oggi, sappiamo solo che avrà un presidente con uno stipendio di oltre 85mila euro all’anno“.