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Monte dei Paschi di Siena, primo semestre dell’anno con un utile di 1,16 milioni di euro

Approvati il risultato semestrale e il piano industriale: previsto un livello di redditività crescente nel tempo. Sale il titolo

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SIENA – Dati positivi per il primo semestre del Monte dei Paschi di Siena. L’utile è di 1,159 miliardi di euro, dato in crescita dell’87,3% sullo stesso periodo dell’anno scorso.

Al 30 giugno 2024 il gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 2,031 milioni di euro, in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato legato alla crescita del margine di intermediazione primario, in aumento sia sulla componente del margine di interesse (+8,3%) sia sulle commissioni nette (+9,8%). Risultano in crescita anche gli altri ricavi della gestione finanziaria e gli altri proventi e oneri di gestione.

I dati emergono dal consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena Spa presieduto dall’avvocato Nicola Maione, che ha esaminato ed approvato i risultati al 30 giugno 2024 e il piano industriale 2024-2028.

I ricavi del secondo trimestre 2024 risultano in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,5%) grazie alla positiva dinamica registrata dalle commissioni nette e dagli altri ricavi della gestione finanziaria e alla sostanziale tenuta del margine di interesse.

Il margine di interesse al 30 giugno è risultato pari a 1,172 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+8,3%, pari a 89,4 milioni di euro). La crescita è stata guidata prevalentemente dal maggior contributo dei rapporti con banche centrali, dei derivati di copertura e del portafoglio titoli. In particolare, nei rapporti con banche centrali, al 30 giugno 2024 è stato contabilizzato un beneficio netto pari a 67 milioni di euro, rispetto al costo netto di 60 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023. Tale andamento riflette, tra le altre cose, la dinamica della posizione netta verso Bce, passata da un saldo medio passivo pari a 3,2 miliardi di euro al 30 giugno 2023 ad un saldo medio attivo pari a 4,2 miliardi di euro al 30 giugno 2024. Le positive dinamiche sopra citate sono state in parte bilanciate dal maggior costo delle emissioni obbligazionarie, principalmente a seguito del rinnovato ricorso al mercato istituzionale, e, nei rapporti con la clientela, dall’aumento del costo del funding commerciale, che riflette sia i maggiori volumi di raccolta, sia livelli di tasso più elevati.

Il margine di interesse del secondo trimestre 2024 risulta sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (-0,3%, pari a -1,8 milioni di euro) prevalentemente per la flessione del contributo dei rapporti con clientela, dovuta soprattutto alla crescita dei volumi e dei tassi della raccolta,  i maggiori interessi passivi su titoli in circolazione conseguenti all’emissione di un senior istituzionale a marzo e di un covered bond ad aprile e l’andamento positivo dei rapporti con banche centrali e dei portafogli di negoziazione. In particolare, nei rapporti con banche centrali, il beneficio netto è passato da 21 milioni di euro del primo trimestre 2024 a 45 milioni di euro del secondo trimestre 2024. Tale dinamica riflette, tra le altre cose, l’evoluzione dei saldi attivi medi verso Bce, passati da 2,7 miliardi di euro del primo trimestre 2024 a 5,6 miliardi di euro del secondo trimestre 2024.

Le commissioni nette al 30 giugno 2024, pari a 736 milioni di euro, evidenziano una crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente (+9,8%). Il positivo andamento è riconducibile soprattutto alle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+20,0%, pari a +60,4 milioni di euro) e, in misura minore, all’attività bancaria commerciale (+1,5%, pari a +5,4 milioni di euro). Nel dettaglio, nella prima area commissionale è aumentato l’apporto della distribuzione e gestione portafogli (+31,3%, pari a 55,6 milioni di euro) e dei prodotti assicurativi (+7,5%, pari a 7,5 milioni di euro). Nell’area bancaria commerciale hanno agito in positivo le commissioni su garanzie (+16,3 milioni di euro) e le altre commissioni nette (+6,6 milioni di euro) in parte bilanciate da minori commissioni su conti correnti (-13,7 milioni di euro) in relazione alla riduzione da parte della Banca delle spese di tenuta conto applicate alla clientela.

Il risultato del secondo trimestre dell’esercizio 2024 è superiore rispetto al trimestre precedente (+1,4%), grazie all’effetto combinato di maggiori proventi registrati sull’attività bancaria commerciale (+5,7%, pari a 10,3 mln di euro) e di riduzione delle commissioni per attività di gestione/intermediazione e consulenza (-2,8%, pari a -5,1 mln di euro) che hanno risentito della minore operatività di collocamento di titoli di stato.

I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 40 mln di euro e risultano in calo di 13 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2023, in relazione alla minore contribuzione delle società assicurative. Il risultato del secondo trimestre 2024 si pone in crescita rispetto al trimestre precedente (+2 milioni di di euro), grazie all’impatto positivo dei dividendi incassati da Banca d’Italia nel mese di aprile 2024 (+8,5 mln di euro), parzialmente compensato dal minor contributo delle società assicurative.

Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti al 30 giugno 2024 ammonta a 75 milioni di euro, in crescita rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente (+28 milioni di euro); positiva anche la dinamica del secondo trimestre, in crescita rispetto al trimestre precedente (+6 mln di euro).

Il risultato operativo lordo del gruppo è pari a 1,106 milioni di di euro, in crescita del +18,0% rispetto al 30 giugno 2023 (pari a 937 milioni di euro). Il contributo del secondo trimestre (pari a 555 mln di euro) risulta in aumento rispetto al trimestre precedente (pari a 551 mln di euro).

Il risultato operativo netto del gruppo al 30 giugno 2024 è pari a 897 milioni di euro, a fronte di un risultato di 734 milioni di euro registrato nel primo semestre 2023. Il contributo del secondo trimestre 2024, pari a 453 milioni di euro, si pone in crescita rispetto al trimestre precedente, che aveva registrato un risultato di 444 milioni di euro.

L’utile di periodo di pertinenza della capogruppo ammonta quindi a 1,159 milioni di euro al 30 giugno 2024, quasi raddoppiato rispetto all’utile di 619 milioni di euro conseguito nel primo semestre del 2023. L’utile del secondo trimestre, pari a 827 milioni di euro, risulta in crescita rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 333 milioni di euro).

Il nuovo piano industriale dei prossimi 4 anni (2024-28)

, prevede “un livello di redditività crescente nel tempo” che porterà l’utile prima delle imposte dagli 1,3 miliardi di euro attesi nel 2024 a 1,42 miliardi nel 2026 e a 1,66 miliardi nel 2028.

L’indicatore di solidità patrimoniale Cet1 resterà sopra il 18% per tutto il piano,

La banca disporrà di un capitale in eccesso superiore ai 2 miliardi di euro che le permetterà “di perseguire varie alternative strategiche finalizzate alla creazione di valore”. Mps vola a Piazza Affari dopo i risultati del primo semestre, chiuso con un utile di 1,16 miliardi di euro, e i target finanziari del nuovo piano, che prevede un utile prima delle imposte di 1,66 miliardi al 2028.

Avanza il titolo dell’8,4% a 4,69 euro, aiutato anche dal rialzo del rialzo del pay-out, che frutterà oltre 950 milioni di dividendi a valere sul bilancio 2024.

© Riproduzione riservata

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