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Carte in Dimora in Toscana, 49 archivi privati aperti al pubblico.
Sabato 7 ottobre ritorna Archivi.doc, la giornata nell’ambito dell’evento nazionale ‘Carte in dimora’ che apre al pubblico gli archivi delle dimore storiche dislocate nelle città e nelle province della Toscana
‘Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro’ organizzata da ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane. Un viaggio nella storia del nostro Paese attraverso libri, mappe, documenti e fotografie che, in linea con l’evento ‘Domenica di Carta’ del MIC, evidenzia Adsi, “sottolinea la consapevolezza che molte dimore storiche posseggono biblioteche ed archivi ricchi di preziose tracce del nostro passato e meritevoli di condivisione, al pari di quelle pubbliche”.
Una terza edizione in cui aprono gratuitamente in Toscana 49 archivi, la metà delle aperture dell’intero territorio nazionale-
L’ingresso è libero. Occorre la prenotazione nel sito dedicato.
In occasione della giornata ogni dimora apre ambienti solitamente riservati agli studiosi e svela documenti, filze, carteggi tra personaggi che hanno segnato la storia del nostro Paese e dell’Europa.
Organizza incontri. Archivio Bartolini Baldelli. Archivio di Roberto Longhi – Archivio di Anna Banti. Archivio Guicciardini, Archivio Carlo Morelli.
Visite guidate. Archivio Capponi alle Rovinate. Archivio Capitolare e Parrocchiale dell’Insigne Basilica di San Lorenzo. Archivio Storico di Palazzo Pucci, Archivio Storico San Niccolò del Ceppo. Teatro Storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Archivio e Biblioteca della Scuola di Musica di Fiesole Fondazione Onlus. Archivio Niccolini di Camugliano. Archivio Istituto Storico della Resistenza, Archivio Storico de La Nuova Tinaia. Archivio Sidney Sonnino, Archivio Puccini Museum Casa Natale. Archivio Storico di Bagnone, Archivio Domestico dei Malaspina di Mulazzo. Archivio Majnoni Baldovinetti Tolomei. Archivio Storico del Comune di Santa Maria a Monte. Archivio Torrigiani Guadagni del Nero – Malaspina, Archivio Bianciardi. Archivio della Badia a Coltibuono, Fondazione Zeffirelli Onlus. Archivio Storico della Contrada Capitana dell’Onda. Archivio Storico della Contrada della Chiocciola, Archivio della Contrada Priora della Chiocchiola.
Esposizioni. Archivio dell’Accademia di Belle Arti, Archivio Villa Romana. Archivio Foto Lotti, Archivio Storico Giunti Editore. Archivio Puccini, Archivio Storico di Bagnone. Archivio Vaccà Berlinghieri, Archivio Casa Museo Sigfrido Bartolini.
E degustazioni. Archivio Sidney Sonnino, Archivio della Badia a Coltibuono.
Un’altra novità riguarda l’inserimento dell’evento nel calendario della Florence Art Week che quest’anno annovera 29 istituzioni culturali, 44 eventi, 32 luoghi negli 11 giorni di programmazione.
Archivi.doc – Carte in Dimora ha l’obiettivo, così come la Giornata nazionale di primavera, “di sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo chiave che il patrimonio culturale privato ricopre per il tessuto socio-economico e culturale del paese. Accanto agli archivi delle famiglie toscane, abitualmente accessibili solo agli studiosi per ricostruire la trama della storia cittadina, regionale, italiana e internazionale. Intrecciando tracce, indizi, ipotesi e conferme nei documenti, nelle pergamene. Nelle lettere, nei diplomi, nei cabrei, nelle infinite filze. Sono previste le aperture di alcuni archivi di personalità e istituzioni che arricchiscono e completano questa incursione dietro le quinte della Storia ufficiale”.
Archivi.doc si svolge sotto il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze. Con Provincia di Arezzo, Provincia di Livorno, Provincia di Lucca, Provincia di Massa Carrara. Provincia di Pisa, Provincia di Pistoia. Provincia di Prato, Provincia di Siena.
Carte in dimora è organizzata in collaborazione con la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura. E con la Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura. Nell’ambito delle manifestazioni volte a promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archivistico e librario, ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura.