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Vinitaly, è Zeffiro Ciuffoletti il vincitore per la Toscana del premio Angelo Betti

Le congratulazioni del presidente Giani che commenta le preoccupazioni sui dazi: "Siamo convinti che la qualità del nostro prodotto sia tale da sconfiggere la politica protezionistica'

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VERONA – Vinitaly, è Zeffiro Ciuffoletti il vincitore per la Toscana del premio Angelo Betti.

L’importate riconoscimento, che proclama lo storico e intellettuale Benemerito della vitivinicoltura italiana, vuole premiare il suo straordinario contributo alla conoscenza e alla valorizzazione della cultura vitivinicola e rurale della Toscana.

Alla cerimonia di premiazione, avvenuta oggi (6 aprile) nell’auditorium Verdi di VeronaFiere (PalaExpo), è intervenuta la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi, che ha sottolineato quanto Ciuffoletti abbia contribuito con i suoi studi e il suo impegno, la sua dedizione e la sua competenza professionale a supportare il progresso qualitativo della produzione viticola e enologica della Toscana.

“Zeffiro Ciuffoletti è uno studioso del rapporto tra storia, agricoltura e società – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, congratulandosi con Ciuffoletti in occasione dell’incontro ospitato dal Consorzio Vino Chianti Classico – ha svolto ricerche sull’evoluzione del paesaggio agricolo, sulle tradizioni produttive e del ruolo del vino nell’identità culturale italiana e toscana in particolare. Tutti gli anni al Vinitaly le regioni scelgono una personalità da premiare e quest’anno la Toscana è fiera di consegnare il premio Betti a una personalità di tale qualità e valore”.

“Attraverso le sue opere – ha detto Stefania Saccardi – tra saggi, pubblicazioni e la sua intensa attività divulgativa, Zeffiro Ciuffoletti ha saputo raccontare con rigore e passione il profondo legame tra la Toscana e il suo patrimonio enologico, contribuendo a far emergere il vino non solo come prodotto di eccellenza, ma come elemento chiave di un tessuto storico, sociale ed economico che ha plasmato l’identità della Toscana. Il premio Betti, istituito nel 1973, che vanta per la Toscana un parterre prestigioso, non poteva non andare quest’anno a Zeffiro Ciuffoletti”.

“Studioso attento e appassionato del rapporto tra storia, agricoltura e società – si legge nella motivazione del riconoscimento – Zeffiro Ciuffoletti ha dedicato gran parte della sua ricerca all’analisi dell’evoluzione del paesaggio agricolo, delle tradizioni produttive e del ruolo del vino nell’identità culturale italiana. I suoi studi sulla mezzadria, sul Risorgimento agrario e sulla modernizzazione dell’agricoltura hanno offerto una prospettiva unica sulla crescita e sulle trasformazioni del settore vitivinicolo toscano”.

La Toscana è presente a Vinitaly, la più importante rassegna nazionale del vino e dei distillati in corso a Verona, con 450 espositori tra aziende, Consorzi e Camere di commercio. Un universo di aromi, gusto e sfumature che riflette la complessità del territorio toscano e la sua la storia, ancorata alla tradizione aperta all’innovazione. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la vicepresidente ed assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi hanno partecipato all’apertura della manifestazione e visitato gli stand delle realtà toscane presenti in fiera. E’ stata l’occasione per fare il punto sull’importanza del settore vitivinicolo toscano e per rassicurare i produttori a fronte delle incertezze legate ai dazi sulle importazioni annunciati dagli Usa.

“Il padiglione dedicato alla nostra regione – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani nel corso di un incontro ospitato allo stand del Consorzio Vino Chianti Classico – accoglie circa 450 espositori, rappresentanza di un mondo che in Toscana conta 12.500 produttori e una superficie coltivata a vite di 61.431 ettari, dei quali oltre il 95 per cento certificati Doc, Docg o Igt e il 38 per cento coltivato a biologico. Insomma una realtà che fa della Toscana una delle due o tre principali realtà regionali italiane nella produzione ed esportazione del vino. Per questo, senza dubbio, i dazi ci preoccupano, ma siamo convinti che la qualità del nostro vino sia tale da sconfiggere anche la politica protezionistica. Dobbiamo tuttavia renderci conto che è importante che il pubblico, a partire dal governo, possa sostenere i produttori, così come avvenuto in Spagna, così che le aziende possano da un lato promuovere se stesse nel mondo, magari anche laddove i dazi non ci sono, e dall’altro lavorare al rinnovo dei propri vitigni, in modo da ottenere una produzione di vino sempre più forte e di qualità”.

“La forte presenza toscana a Vinitaly – ha aggiunto la vicepresidente ed assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – conferma lo straordinario patrimonio vitivinicolo della nostra regione, l’unica con una così importante componente biologica e oltre il 60 per cento dei vitigni con meno di 20 anni. Un tesoro che la Regione sta sostenendo con risorse importanti. I contributi pubblici per la ristrutturazione del vigneto Toscana, anche quest’anno hanno raggiunto gli 11 milioni di euro, a cui si si sono aggiunti 1,6 milioni sulla campagna 24/25, che ci sono stati assegnati dal ministero perché non spesi dalle altre Regioni, ed altri 12 milioni per un bando per la promozione all’estero nei paesi terzi, una misura particolarmente importante in un periodo come questo, nel quale i rapporti con gli Stati Uniti sono un po’ più faticosi. Completano il pacchetto di misure i 5 milioni di euro per gli investimenti di cantina”.

“Per far fronte a questi dazi – ha concluso l’assessora – bisogna continuare a lavorare sulla qualità, sul valore del nostro prodotto e sulla promozione, soprattutto su mercati diversi rispetto agli Stati Uniti. Ricordiamo, comunque, che gli Usa restano un mercato importantissimo per il nostro vino, che rappresenta il 33 per cento del nostro export in termini di quantità e il 40 per cento in termini di valore. Inutile fingere che non ci sia preoccupazione per le scelte protezionistiche del governo americano, la preoccupazione c’è ma c’è anche la voglia di dimostrare che la qualità e il valore del nostro prodotto possono far fronte a decisioni che non condividiamo”.

Nell’ottica di fornire maggiori strumenti di promozione, il presidente Giani ha approfittato della sua presenza al Vinitaly per sottoscrivere una lettera d’intenti con la piattaforma digitale Cantina Italia, portale nato per superare la dispersione informativa sul mondo del vino. Cantina Italia vuole creare un unico luogo virtuale, facilmente accessibile e completo, sul mondo del vino, utilizzando strumenti innovativi come Intelligenza artificiale (Ai) e realtà immersiva 3D. Con la lettera di intenti sottoscritta, la Regione si impegna a diffondere la conoscenza della piattaforma tra le proprie realtà vitivinicole, in modo che Consorzi e le aziende toscane possano valutare l’apertura di una propria showroom.

© Riproduzione riservata

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