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Nidi gratis, oltre 13mila bimbi in Toscana. 40 milioni per 2024/2025

Bilancio primo anno, Giani: "In Toscana 44% bimbi 0-3 frequenta il nido, superiore a 38% media nazionale. Avanguardia di quello che dovrebbe fare ministero Istruzione". Nido gratuito con Isee fino a 35mila euro

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Nidi gratis, oltre 13mila bimbi in Toscana. 40 milioni per 2024/2025

‘Nidi Gratis è una misura bandiera dell’identità toscana, che ho fortemente voluto come scelta qualificante sul piano dei servizi in questa legislatura”.

Nidi gratis, Eugenio Giani illustra il bilancio di un anno della misura varata da Regione Toscana per le famiglie con Isee fino a 35mila euro.

Annunciando l’approvazione del finanziamento del nuovo bando per l’anno educativo 24/25 con 40 milioni di euro.

“Questa misura, di cui hanno goduto oltre 14mila famiglie porta al 44 per cento la quota di bambini di età 0-3 che frequentano i nidi, di gran lunga superiore alla media italiana del 38 per cento, e consolida il superamento dei parametri di Lisbona. La Toscana ha investito più di altri sui servizi per l’infanzia e questo perché vogliamo che si caratterizzi per l’educazione dei nostri ragazzi e per la capacità di offerta dei servizi. La sinergia pubblico privato ha funzionato benissimo”.

Nidi Gratis caratterizza la Toscana per essere un po’ avanguardia di quello che a mio giudizio dovrebbe fare il Ministero dell’Istruzione e che spero presto faccia”, ha concluso il presidente, rivolgendosi al governo e dando appuntamento su questi temi al prossimo novembre, quando la Toscana convocherà gli Stati generali dell’infanzia.

Alessandra Nardini, assessora regionale Istruzione: “Voglio ricordare qual è l’obiettivo per cui nasce questa misura: il nido come diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani. Il compito delle istituzioni è infatti quello di garantire ad ogni bambina ed ogni bambino pari opportunità, garantire che i percorsi di educazione e istruzione siano un diritto di tutte e tutti perché rappresentano una leva di emancipazione sociale. Per questo reputo l’azione del Governo Meloni rispetto al contributo nidi discriminatoria e insufficiente. Si tratta dell’aumento del contributo e non della gratuità del nido, come invece era stato inizialmente annunciato; inoltre il maggior contributo è previsto solo a partire dalla seconda figlia o figlio”.

“Noi in Toscana abbiamo davvero reso i nidi gratis per tutte le bambine e i bambini provenienti da famiglie con ISEE fino a 35 mila euro. Abbiamo fatto questa scelta, quindi, prima di tutto riconoscendo la valenza educativa del nido, la presidente Meloni invece lo trasforma in un premio per il contributo delle donne alla Patria, quindi per meritarlo una donna deve mettere al mondo almeno due figlie/figli. La misura per la gratuità dei nidi è una misura per le bambine e i bambini, prima ancora che per i genitori. Dovrebbe essere concepita principalmente per garantire il diritto all’educazione a tutte le bambine e a tutti i bambini, non solo a chi nasce in una famiglia che può permetterselo, affinché nessun destino sia già scritto in base alle condizioni socio-economiche della famiglia di provenienza. Investire sui nidi significa prevenire abbandono e dispersione scolastica, favorire il successo formativo”.

“In secondo luogo c’è poi l’aspetto della conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro dei genitori, non solo delle donne, anche se in una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all’interno della coppia, il nido rappresenta quindi anche uno strumento a sostegno principalmente dell’occupazione femminile. Vogliamo infatti che le donne non siano costrette a scegliere tra diventare madri, se lo desiderano, e tornare a lavoro, né debbano rinunciare alla propria carriera lavorativa magari dovendo necessariamente ricorrere ad un part-time.”

I numeri.

Sono 13.431 le bambine e i bambini che stanno fruendo della misura di rilevanza strategica per il Programma regionale Toscana Fse+ 2021-2027 e inserita in Giovanisi, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani. Il contributo medio per ogni famiglia è stato di circa 2.3400 euro. Sono 177 le amministrazioni comunali che hanno aderito, 774 i servizi per la prima infanzia comunali e privati coinvolti. Per il 72,1%, le domande ammesse riguardavano redditi Isee fino a 25mila euro. Nella provincia di firenze il maggior numero di famiglie beneficiarie (4237). Prato è la provincia con il contributo medio più alto, con 3276 euro.

In corso di valutazione da parte degli uffici regionali l’entità della crescita del numero di famiglie che chiede di accedere ai servizi, ma le indicazioni informali che cominciano a giungere da Comuni più grandi e operatori privati fanno emergere l’effetto traino di Nidi gratis sulla domanda.

Il questionario di gradimento somministrato a famiglie e nuclei beneficiari registra che nell’80% dei casi Nidi gratis ha influito positivamente sulla decisione di iscrivere i propri figli e le proprie figlie al nido. In base alla stessa rilevazione, 97 famiglie su 100 si sono dichiarate soddisfatte della misura.

Inoltre, le iniziali valutazioni sui dati disponibili compiute dall’Istituto degli Innocenti – esposte dalla direttrice generale Sabrina Breschi – certificano la capacità della misura sia di favorire l’accessibilità da parte delle famiglie economicamente più fragili, sia di rispondere a un’esigenza generalizzata. Per l’anno educativo 23/24 le richieste di contributo ammesse alla misura sono infatti il 58% dei 22.619 iscritte e iscritti al 31 dicembre 2021 (ultimo dato disponibile), coprendo per il 42% la domanda di nidi pubblici e per il 65% i posti privati autorizzati al 2021.

Da Irpet, la conferma – attraverso il suo direttore Nicola Sciclone – del carattere fortemente redistributivo della misura. L’istituto sottolinea che se il nido fosse accessibile gratuitamente a tutti, come lo è l’istruzione obbligatoria, il beneficio sarebbe maggiore per i nuclei meno abbienti. Mentre un recente studio dimostra che una retta più bassa aumenta, pur in modo contenuto, la probabilità di avere un altro figlio dopo il primo.

Nidi gratis nel 2024/2025

Tra le novità del prossimo anno la possibilità di scegliere liberamente tra nidi comunali e nidi privati accreditati, senza i vincoli per accedere a nidi privati convenzionati previsti nel primo anno.

Su Nidi Gratis, la Toscana ha deciso di investire 244 milioni di euro della programmazione europea 21/27. Per l’anno educativo 23/24, le risorse utilizzate sono 31 milioni e 400 mila euro.

Come funziona Nidi gratis
Il contributo della Regione attraverso Nidi Gratis integra il bonus nidi erogato dall’Inps per azzerare la quota delle rette a carico delle famiglie. Ma mentre il bonus Inps viene concesso a rimborso, dopo che la retta è stata anticipata dalla famiglia, la Regione integra direttamente la quota che eccede il rimborso Inps (272,72 euro per Isee fino a 25 mila euro e 227,27 per Isee fino a 35 mila), praticando così lo sconto fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro. I genitori con Isee fino a 35 mila non anticipano un euro.

Ciascuna famiglia beneficia di uno sconto garantito dalla Regione Toscana fino ad un massimo di 5.800 euro per 11 mesi.

Chi può accedere
I nuclei familiari con bambini e bambine, residenti in Toscana, con un’età fino a 3 anni e con Isee fino a 35.000 euro. Lo sconto della Regione viene riconosciuto per i nidi ma anche per spazi gioco e servizi educativi in contesto familiare.

© Riproduzione riservata

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