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Nidi gratis in Toscana, oltre 12mila bambini in 780 asili

Giani: "Livelli adesione elevatissimi". Nardini: "Asilo diritto per tutti i bimbi toscani". Operazione da oltre 29 milioni. Riapertura bando a settembre con altri 10,6 milioni

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Nidi gratis in Toscana, oltre 12mila bambini in 780 asili.

Sono 12.114 le bambine e i bambini toscani fino a 3 anni che da settembre frequenteranno gratuitamente 780 nidi d’infanzia.

E’ il risultato del primo bando ‘Nidi gratis’, misura varata in Toscana per famiglie con Isee fino a 35mila euro.

Nei prossimi giorni le famiglie riceveranno specifica comunicazione.

I risultati sono stati presentati a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente Regione Toscana Eugenio Giani e dall’assessore istruzione Alessandra Nardini.

Giani: “Siamo di fronte a elevatissimi livelli di adesione. Segno che questa misura, fortemente voluta sin dall’avvio della legislatura, era attesa dalle famiglie. Nidi Gratis rappresenta un cambiamento epocale nelle politiche educative della nostra Regione e una politica unica a livello nazionale.

Agisce prima di tutto sulle bambine e i bambini e sul loro sviluppo. Consentendo loro, grazie alla frequenza di nidi di qualità quali quelli toscani, di fare esperienze educative che avranno un impatto positivo sulla loro crescita e sul loro successivo percorso educativo e scolastico.
In aggiunta, ‘Nidi Gratis’ agisce sulla parità di genere e connota ulteriormente il nostro welfare nella direzione dell’equità. Siamo orgogliosi che la Commissione Europea abbia inserito il nostro intervento a tra le buone pratiche realizzate grazie al Fondo sociale”.

Il decreto dirigenziale approvato martedì scorso, informa Regione Toscana, contiene l’elenco dei beneficiari (riconoscibili attraverso l’apposito codice che garantisce riservatezza). E assegna le risorse ai Comuni, che a loro volta si occuperanno di erogare il contributo direttamente alle strutture educative che hanno aderito al programma.

Alessandra Nardini: “Vogliamo garantire che il nido sia un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani. E non solo per quelli che nascono in una famiglia che può permetterselo. Il compito delle istituzioni è quello di garantire ad ogni bambina ed ogni bambino pari opportunità. Garantire che i percorsi di educazione e istruzione siano un diritto di tutte e tutti perché rappresentano una leva di emancipazione sociale”.

“Prima di tutto voglio sottolineare la valenza educativa e pedagogica di questa scelta. Investire sui nidi significa prevenire dispersione e abbandono scolastico successivi. Sostenere il successo formativo, contrastare povertà e disuguaglianze educative. Inoltre, in una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all’interno della coppia, gli investimenti sui servizi per l’infanzia impediscono che una donna si trovi a scegliere tra diventare madre, se lo desidera. E tornare a lavoro, che una donna sia costretta a rinunciare alla propria carriera lavorativa, rappresentano quindi anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile”.

Per il prossimo anno educativo, Nidi Gratis si configura finora come un’operazione da 29 milioni e 383 mila euro, resa possibile grazie a risorse regionali e del nuovo settennato del Fondo Sociale Europeo.

Giani: “Ora contiamo di riaprire il bando da settembre stanziando altri 10,6 milioni di euro. Consentendo di far scattare la gratuità per i beneficiari di questo secondo bando già da novembre. Oltre a chi non ha partecipato, potranno presentare domanda anche coloro che sono rimasti esclusi perché hanno commesso qualche errore nella domanda o non avevano Isee disponibile”.

Al bando Nidi gratis in Toscana dello scorso maggio hanno partecipato 14.393 nuclei familiari. Sono state 2279 le domande non accolte: 1376 per mancanza di requisiti (retta inferiore a bonus Inps e/o Isee inferiore a 35.000 euro; residenza fuori Toscana; rinuncia). 382 per errori non sanati nella presentazione delle domande. 521 per mancata disponibilità del posto al nido prescelto  o assenza di titolarità alla frequenza di un nido privato.

Per il periodo di programmazione europea 2021/2027, la Regione Toscana investirà su questa misura 233 milioni di euro tra risorse Fse+ e regionali.

Il contributo della Regione Toscana integra il bonus nidi erogato dall’Inps, concesso a rimborso, per ridurre la quota delle rette a carico delle famiglie. Attraverso i Comuni che erogano le risorse verso i nidi, la Regione riconosce direttamente la quota che eccede il rimborso Inps (272,72 euro per Isee fino a 25 mila euro e 227,27 per Isee fino a 35 mila), praticando così una sorta di sconto. Fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro. Ciascuna famiglia beneficia dello sconto fino ad un massimo di 5.800 euro per 11 mesi.

A inizio marzo è stato approvato il bando regionale Nidi gratis in Toscana rivolto a Comuni e Unioni di Comuni mentre a maggio è stato aperto il bando rivolto alle famiglie.
Entro lo scorso aprile Comuni e Unioni di Comuni hanno individuato i servizi nei quali è possibile beneficiare della misura Nidi gratis. A maggio la Regione ha poi approvato l’elenco delle strutture accreditate.

© Riproduzione riservata

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