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Toscana al primo posto in Italia per produzione di piante e fiori: valore alla produzione di quasi un miliardo

Nel settore 2500 imprese e 12mila occupati. L'analisi di Coldiretti Toscana in occasione di Euroflora a Genova

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FIRENZE – La Toscana delle piante e dei fiori al primo posto in Italia con un valore alla produzione di quasi 1 miliardo di euro grazie al lavoro di 2500 imprese e 12 mila occupati.

È quanto emerge da una analisi Coldiretti Toscana in occasione di Euroflora, la più grande fiera del settore che si tiene a Genova. Un’occasione di valorizzazione del ruolo del verde sulla scorta della grande lezione della Laudato Si di Papa Francesco della quale ricorre quest’anno il decennale e che ha di fatto anticipato le ultime ricerche sull’importanza delle piante per la tutela dell’ecosistema e della stessa salute umana.

La perdita di foreste e boschi implica allo stesso tempo la perdita di specie che potrebbero costituire nel futuro risorse estremamente importanti, non solo per l’alimentazione, ma anche per la cura di malattie e per molteplici servizi”, si legge in uno dei passi dell’enciclica.

Un tema che è emerso con forza nel corso dell’incontro Dal Bosco alla città. Il verde che cura con la presentazione del primo studio “in campo” realizzato in Toscana sui benefici della presenza delle piante negli ambienti indoor promossa da Coldiretti e Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La ricerca, realizzata con la collaborazione con l’Istituto Agrario di Firenze, ha dimostrato come l’introduzione nelle aule di alcune specifiche varietà come Sansevieria, la Chamadorea, Yucca, Ficus e la Schefflera può ridurre di un quinto le concentrazioni di Co2, mentre sono scese del 15 per cento quelle di polveri sottili pm2,5. Ma le piante sono anche medicine naturali per la nostra salute psicofisica contribuendo a ridurre i disturbi da stress e l’ansia della vita frenetica.

La presenza di piante, soprattutto nelle aree fortemente antropizzate, è fondamentale dal punto di vista ambientale per tanti motivi – ricorda Coldiretti Toscana – aiutano a mitigare i cambiamenti climatici assorbendo e immagazzinando anidride carbonica. Il carbonio rimane stoccato anche nei prodotti in legno, come mobili e case, per secoli. Inoltre, le foreste proteggono dalle calamità naturali (piogge, inondazioni, frane, valanghe), prevengono l’erosione del suolo e contribuiscono alla sicurezza di comunità e coltivazioni.

“La dimostrazione che il settore florovivaistico, oltre che essere un comparto fondamentale per l’agricoltura e l’economia, – sottolinea la presidente regionale di Coldiretti, Letizia Cesani – ha dei riflessi importanti anche a livello sociale per i benefici sulla salute delle persone Da qui l’importanza di valorizzare e promuovere piante e fiori nazionali affermando con forza il principio di reciprocità delle regole, senza il quale rischiamo di vanificare l’enorme lavoro portato avanti in questi anni dai florovivaisti italiani in termini di sostenibilità, nonostante i problemi causati dai cambiamenti climatici e dall’aumento dei costi legato alle tensioni internazionali”.

© Riproduzione riservata

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