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Caso Consip, assolti padre di Renzi ed ex ministro Lotti

Matteo Renzi: "Dopo sette anni di massacro mediatico. Ti voglio bene, babbo. Ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di chiedere scusa?". Luca Lotti: "E' la fine di un incubo"

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Caso Consip, assolti padre di Renzi ed ex ministro Lotti.

Caso Consip, assolti Tiziano Renzi, padre del senatore leader di Italia Viva Matteo Renzi, e l’ex ministro Luca Lotti.

Ci sono due condanne e 8 assoluzioni. E’ quanto deciso dal tribunale di Roma nell’ambito del processo principale sul caso Consip.

I giudici della ottava sezione collegiale hanno condannato l’ex maggiore del Noe, Gian Paolo Scafarto a 1 anno e 6 mesi e a 3 mesi il colonello dei carabinieri Alessandro Sessa. I due sono stati condannati ad una provvisionale in favore del ministero della Difesa di 50 mila euro. Le assoluzioni, sia con la formula perché il fatto non sussiste e il fatto non costituisce reato, riguardano anche gli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo, l’ex parlamentare Italo Bocchino, l’ex comandante dei carabinieri della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia, l’ex presidente di Pubbliacqua Firenze, Filippo Vannoni e Stefano Pandimiglio.
Nel procedimento avviato nel 2016 la Procura di Roma contestava, a vario titolo, i reati di millantato credito, traffico d’influenze, tentata estorsione, favoreggiamento, falso, rilevazione di segreto.

Matteo Renzi, via social: “Vi ricordate il caso Consip? Dopo sette anni di massacro mediatico oggi è arrivata la sentenza. E sapete come è finita? Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi facendo falsi pur di attaccarci. I miei amici invece assolti.
Sette anni, i titoloni di tutti i giornali, i talk, un danno reputazionale infinito. E il danno politico, morale, umano. E per qualcuno addirittura la custodia cautelare. Poi oggi arrivano le assoluzioni per tutti”.
Poi l’ex premier: “Tra gli assolti un uomo che si chiama Tiziano Renzi, mio padre. Assolto anche stavolta. Ti voglio bene, babbo. Abbraccio tutti gli altri imputati assolti di cui in gran parte conosco il dolore e la rabbia. E abbraccio le loro famiglie che in questo momento stanno piangendo di gioia. C’è un giudice a Roma dopo sette anni. Ma ci sarà qualcuno nelle redazioni, in Parlamento, nella classe dirigente di questo Paese che avrà finalmente il coraggio di chiedere scusa? Ma vi rendete conto di quanto il presunto scandalo Consip ha inciso per distruggere la nostra azione politica e ora scopriamo che era tutto regolare? Ho nel cuore allo stesso tempo una felicità incontenibile e un dolore che non si cicatrizza”.

Luca Lotti, ex ministro: “Assolto perché il fatto non sussiste. Assolto perché il fatto non costituisce reato. 7 anni e 2 mesi. 2635 giorni. Oggi è la fine di un incubo.Il processo Consip si è concluso. Un processo lungo, lunghissimo. Un iter che ho seguito dal primo giorno del processo, anzi dal primo momento che la parola Consip ha invaso, travolto e letteralmente stravolto la mia vita. Dal giorno in cui ho scoperto dai giornali di essere indagato (era il 23 dicembre 2016) ho chiesto di essere sentito, mi sono sottoposto a un confronto con il mio diretto accusatore, tre interrogatori nella fase delle indagini, un esame durante l’udienza preliminare e un’ultima interrogazione durante il dibattimento di primo grado.

Non ho mai sollevato un legittimo impedimento tanto da essere in aula e non in Parlamento anche il giorno della seconda elezione del Presidente della Repubblica Mattarella. Non ho perso nessuna delle udienze che mi riguardavano. Ho sempre avuto fiducia nella serietà della Magistratura. Oggi, con certezza definitiva, sappiamo la verità. Oggi, dopo oltre 7 anni, giustizia è fatta”.

Poi Lotti: “Vorrei guardare negli occhi tutte le persone superficiali e i vigliacchi che hanno subito ‘emesso sentenze’ di colpevolezza, i leoni da tastiera, i tanti politici che hanno vomitato accuse e giudizi su di me. Vorrei solo guardarli. Senza dire una parola. A nessuno di loro auguro di subire quello che ho subito io in tutto questo lunghissimo periodo”.

Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale Toscana: “Luca Lotti è prima di tutto un amico e so bene cosa abbia passato in questi anni: le accuse, la gogna mediatica, il tritacarne social, le tante (troppe) persone che a un certo punto gli hanno voltato le spalle. Oggi Luca è stato assolto nel processo Consip e io sono, semplicemente, felice per lui. Nessuno potrà restituirgli i mesi e gli anni di sofferenza vissuti e probabilmente nessuno gli chiederà scusa, ma la sentenza di oggi mette un punto su questa vicenda e sancisce il principio più importante: la sua innocenza rispetto alle accuse che gli erano state mosse”.

© Riproduzione riservata

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