|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
Dopo due giorni di discussione in aula, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza Pd, Casa Riformista, M5S e Avs mercoledì 19 novembre il programma di governo Giani bis. Programma di governo 2025-2030 presentato dal presidente Regione Toscana Eugenio Giani, Pd, campo largo centrosinistra.
Slittano le deleghe della nuova giunta nominata da Eugenio Giani, che vede vicepresidente Mia Diop, 23 anni.
Il programma di governo è stato approvato dal Consiglio regionale presieduto da Stefania Saccardi, vice Antonio Mazzeo e Diego Petrucci, con 25 voti a favore e 15 contrari.
Respinti nove ordini del giorno presentati da consiglieri del gruppo di Fratelli d’Italia ai quali il capogruppo del Pd Simone Bezzini, a nome della maggioranza, ha espresso un no tecnico. Un decimo ordine del giorno, sempre di FdI, è stato ritirato nel corso della discussione.
Alessandro Tomasi, FdI,
candidato presidente centrodestra, portavoce opposizione composta da FdI, Lega Salvini e Forza Italia, commenta via social: “Noi vogliamo che vengano abbassate le tasse. Abbiamo chiesto se intendono nel prossimo bilancio iniziare a ridurre l’aumento dell’Irpef che ha tolto per tre anni 200 milioni di euro dalle tasche dei cittadini toscani. Non c’è stata risposta. E nel prossimo bilancio metteranno di nuovo le mani nelle vostre tasche per sanare i buchi di bilancio”.
Simone Bezzini, capogruppo Pd, ha spiegato come il programma presentato dal presidente della Giunta Eugenio Giani “traduca in un atto formale l’impostazione politica e programmatica a cui i toscani hanno assegnato la maggioranza dei voti. La priorità sarà quella di cercare di dare risposte ai bisogni espressi dalla società toscana. Noi dovremo avere la capacità di rispondere loro, declinando visioni innovative”.
Alessandro Capecchi, FdI, ha sottolineato l’assenza del presidente Giani e ha parlato di “metodo e merito che non ci piacciono. Un atteggiamento, quello dell’assenza di confronto, che presagisce un aumento dei momenti di scontro istituzionale”.
Jacopo Ferri, Forza Italia: “Il presidente Giani aveva promesso di prendere atto dei suggerimenti che provengono dall’aula; invece, adesso si propone un no tecnico che non ci lascia assolutamente soddisfatti e non ci fa avviare una reale discussione”.
Chiara La Porta, presidente gruppo FdI, ha detto di non comprendere “il no tecnico sulla questione della costa. Noi rispondiamo con un sì politico e chiediamo di discutere tutti i nostri ordini del giorno”.



