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Bufera in Regione Toscana per la nomina di un revisore dei conti per il quinquennio 2023 – 2027.
Si tratta di Antonio Gedeone, coinvolto in inchiesta ‘Alibante’, indagine Dda Catanzaro contro la presunta cosca dei Bagalà.
La terna dei revisori dei conti, con Gedeone nominati Sergio Tempo e Piero Landi, è stata nominata con sorteggio.
In merito interviene Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana.
“In relazione alla nomina del collegio dei revisori della Regione Toscana si precisa che la stessa è avvenuta secondo quanto stabilito dalla legge 40/2012.
L’avviso pubblico per la formazione dell’elenco dei candidati alla nomina si è chiuso in data 23 settembre e gli uffici del Consiglio Regionale hanno quindi proceduto all’istruttoria per la verifica dei requisiti e di eventuali incompatibilità ai sensi della legge regionale 5/2008. A seguito di tale verifica 5 nominativi sono stati esclusi per assenza di requisiti e 68 sono risultati idonei andando a costituire l’elenco approvato poi dal Consiglio Regionale con la deliberazione n.94 del 22 novembre.
Nella seduta del 6 dicembre scorso, infine, i 68 idonei sono stati estratti a sorte andando a compilare una graduatoria dalla quale i primi tre estratti sono stati nominati revisori.
“Non si tratta in alcun modo di una nomina di carattere politico o che può essere imputata ad alcun partito come oggi riportano strumentalmente alcuni organi di stampa ma di un procedimento di natura del tutto tecnica di fronte al quale la politica non ha, né può avere, alcun elemento di discrezionalità se non procedere a un sorteggio pubblico. Tutti i passaggi si sono svolti in modo assolutamente trasparente coinvolgendo come da regolamento l’intero Consiglio fino al sorteggio avvenuto in aula e, come sempre accade a fronte di ogni nomina, a seguito di approfondite istruttorie da parte degli uffici competenti. In ogni caso, per scrupolo e per garantire ancora di più la massima tutela dell’ente, ho già chiesto che venga fatta una ulteriore verifica tecnica per ribadire l’assoluta correttezza di una nomina che, ripeto, non ha alcun carattere di natura politica”.