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FIRENZE – Il 2025 va in archivio con il fiatone, ma il finale regala un sorriso. Il turismo toscano regge l’urto. Anzi, rilancia proprio sotto l’albero. Le stime incrociate di Irpet e Centro Studi Turistici disegnano una curva in risalita per le festività di fine anno.
Le previsioni per il periodo natalizio sono incoraggianti. Si stima un aumento delle presenze del +2,1%. In totale, sono attesi oltre 1,4 milioni di pernottamenti. A trainare la carretta sono ancora una volta i turisti stranieri, che segnano un deciso +4,2%. Le mete preferite? Non c’è partita: vincono le città d’arte, seguite a ruota dalla montagna e dalle località termali.
Il bilancio complessivo del 2025, però, racconta una realtà complessa. I primi nove mesi hanno registrato una frenata. Pesa come un macigno il calo dei turisti italiani (-4,5%). Al contrario, le città d’arte vivono un momento d’oro (+10,5%), spinte dall’amore immutato dei visitatori esteri. Soffre invece il mare: le località balneari perdono il 6%, schiacciate dalla concorrenza sui prezzi e dalla crisi del mercato domestico.
Alla fine, tirando le somme, l’anno dovrebbe chiudersi con una crescita lieve (+1,1%). Per l’assessore regionale Leonardo Marras, il sistema ha mostrato una buona “resilienza” in uno scenario geopolitico difficile. La strada per il futuro è tracciata: serve innovazione digitale e bisogna puntare sulla “Toscana diffusa”. Solo alzando la qualità dell’offerta si può compensare la debolezza della domanda interna.



