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Tragedia sfiorata in parrocchia, parroco respinge ogni addebito. Fuga di gas bis

Decine di persone intossicate a Pergo, Cortona. Bambini in camera iperbarica. Successo anche a dicembre 2022. Don Sabatini: "Avevamo fatto i controlli". Sindaco Meoni: "Passi necessari con inquirenti per tutelare persone e famiglie". Aperto fascicolo

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CORTONA – Tragedia sfiorata in parrocchia, parroco respinge ogni addebito. Fuga di gas bis.

Tragedia sfiorata in parrocchia a Pergo, Comune di Cortona, provincia di Arezzo, con intossicazione da monossido di carbonio per decine di persone. Fuga di monossido di carbonio già avvenuta nella stessa chiesa di San Bartolomeo nel dicembre 2022.

La Procura di Arezzo apre un fascicolo.

L’impianto è stato sequestrato per condurre gli accertamenti.

Il sindaco di Cortona Luciano Meoni si appella agli inquirenti e chiede venga fatta piena luce: ” È stata colpita una comunità intera e l’amministrazione comunale, di concerto con gli inquirenti, è pronta a fare tutti i passi necessari per tutelare le persone e le famiglie, in ogni sede”.

Il parroco don Piero Sabatini respinge ogni addebito: “Avevamo fatto tutti i controlli dopo la precedente fuga di monossido del dicembre del 2022. E ci avevano certificato che l’impianto di riscaldamento era a posto. Ora dobbiamo ripartire da zero. Siamo molto dispiaciuti per l’accaduto”.

Tragedia sfiorata, in chiesa c’erano un centinaio di persone il giorno dell’Epifania per una recita. Una quarantina intossicate. Compresi i bambini, trasferiti in camera iperbarica. Gli intossicati sono stati trasferiti in vari ospedali della Toscana: a Cortona, ad Arezzo, a Careggi a Firenze, a Grosseto. Intervento dei vigili del fuoco ed elisoccorso Pegaso.

Alcune famiglie di Pergo, presenti nella chiesa nel giorno dell’Epifania in cui si è sfiorata la tragedia,  hanno scritto una lettera aperta. In cui criticano il parroco don Piero Sabatini che in un’intervista avrebbe sminuito l’accaduto. “Ha pensato subito alla comunità ecclesiastica colpita. Mai un pensiero per i bambini. Mai un pensiero per le famiglie che in queste ore stanno vivendo attimi di terrore in giro per vari ospedali della Toscana”. Le famiglie hanno rivolto un ringraziamento ai vigili del fuoco che “hanno subito rilevato la forte presenza di monossido e hanno denunciato la cosa”.

Il parroco, ricostruisce Adnkronos, ha raccontato: “Abbiamo visto i bambini accusare malori e a quel punto c’è stato il panico e abbiamo aperto subito le porte per aerare i locali”.

Scattati i soccorsi con l’arrivo dei vigili del fuoco. I mezzi e il personale sanitario del 118 della Asl Toscana sud est, con il gruppo maxiemergenza di Arezzo, sono stati attivati rapidamente per prestare soccorso alle persone che presentavano sintomi da intossicazione da monossido di carbonio nella chiesa.

Il sindaco di Cortona Luciano Meoni con un comunicato il 7 gennaio: “Il pensiero va innanzitutto ai più piccoli ricoverati, auspicando che presto possano tornare a casa. Davvero spiacevole che un momento che doveva essere di festa, si sia trasformato in una situazione così angosciante. Ringrazio i soccorritori e tutto il personale sanitario, le forze dell’ordine e di protezione civile per l’efficienza dimostrata. Sabato pomeriggio, appena sono stato informato dell’accaduto, mi sono recato sul posto insieme alla Polizia municipale. Ringrazio i Vigili del Fuoco che ora hanno il compito di stabilire le esatte cause dell’accaduto. Di certo non è tollerabile che episodi del genere si verifichino a poco più di un anno da una vicenda simile. Chiedo che venga fatta piena luce e che si prendano tutte le misure del caso per il bene della comunità locale”.

Poi, prosegue il comunicato istituzionale: “Il sindaco di Cortona già all’indomani del primo episodio, accaduto a Pergo nel dicembre del 2022, espresse un richiamo sull’importanza della manutenzione e sul corretto utilizzo degli impianti di riscaldamento”.

Meoni: “Dalle dichiarazioni di queste ultime ore si apprende che dopo quell’episodio sono stati fatti degli interventi e che il nuovo sistema sia stato anche certificato. Chiedo allora che i suddetti tecnici forniscano tutte le spiegazioni del caso. Chiedo inoltre che i luoghi vengano protetti e che lo stato degli impianti venga analizzato nel più breve tempo possibile, al fine di comprendere le esatte cause del malfunzionamento. È stata colpita una comunità intera e l’amministrazione comunale, di concerto con gli inquirenti, è pronta a fare tutti i passi necessari per tutelare le persone e le famiglie, in ogni sede”.

 

© Riproduzione riservata

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