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AREZZO – È stato restaurato un dipinto su tela raffigurante Guido Monaco, adesso collocato nella sacrestia della chiesa della Badia delle Sante Flora e Lucilla, nel centro storico di Arezzo.
Realizzato nel XVIII secolo da autore ignoto, misura 170 per 120 centimetri e mostra un ritratto del monaco benedettino (991-992 circa – dopo il 1033), considerato ideatore della moderna notazione musicale, con la sistematica adozione del tetragramma, che sostituì la precedente notazione adiastematica. Lo rende noto la Diocesi di Arezzo.
Il dipinto presentava la tela allentata con una grande lacerazione in basso e una piccola lacerazione verticale, lo strato pittorico appariva offuscato, il retro della tela presentava una grande sgoratura causata da infiltrazioni di acqua e il telaio originale non risultava più idoneo alla sua funzione di sostegno. La cornice a cassetta infine, presentava alcuni danni alla struttura lignea ed erano presenti molti fori di tarli e abrasioni.
Il lavoro di restauro è iniziato nell’autunno scorso per mano di Manola Bernini. È consistito nella velinatura protettiva della parte lacerata, montaggio del telaio, pulitura del retro e dei bordi da residui di vecchi stucchi. Il dipinto è stato pulito dai materiali di deposito, è stato stuccato delle mancanze di colore a gesso e colla eseguendo l’imitazione della superficie ed è stato oggetto di una integrazione pittorica, ricostruendo le grandi lacune di colore e integrando parti svelate. Le parti lignee danneggiate della cornice sono state pulite dello sporco, stuccate delle abrasioni e dei fori di tarlo e ritoccato con colori a tempera.