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RONDINE – Oltre settemila persone, soprattutto giovani, per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Rondine Cittadella della Pace, Arezzo, venerdì 6 giugno. Il Capo dello Stato è arrivato nel borgo toscano in elicottero subito dopo la visita ufficiale in Vaticano con Papa Prevost.
“Ho portato al Papa l’affetto dell’Italia”, ha detto Mattarella a Rondine.
In migliaia hanno partecipato a ‘In cammino per la pace’, marcia della pace di 10 chilometri da Arezzo a Rondine
Mattarella ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di YouTopic Fest 2025, il festival internazionale del conflitto all’Arena di Janine di scena fino a domenica 8 giugno ed è stato aperto dal saluto di Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace.

Mattarella ha dialogato con i giovani e gli studenti di Rondine sui temi dell’Europa e del riarmo/disarmo e sul rapporto tra i giovani e la pace.
Nel 2018 Mattarella aveva ricevuto al Quirinale una delegazione di Rondine Cittadella della Pace.

Ad accogliere Mattarella, con Vaccari il presidente Regione Toscana Eugenio Giani. Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana, il presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il prefetto Clemente Di Nuzzo, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Andrea Migliavacca. Il segretario generale della Cei Giuseppe Baturi, il cardinale Gualtiero Bassetti, e il presidente della Fondazione Cr Firenze Bernabò Bocca. Era attesa anche Liliana Segre, che non è potuta intervenire personalmente, ma hanno partecipato alla giornata i suoi tre figli. Presente anche l’europarlamentare Dario Nardella, sindaco di Firenze nelle precedenti due legislature.
Mattarella: “L’Unione Europea è nata grazie ad un capovolgimento di prospettiva, davvero una straordinaria rivoluzione di pensiero”. Robert Schuman ed Alcide De Gasperi, ha ricordato il Capo dello Stato, “vivendo in zone di confine avevano maturato l’idea e la convinzione che i confini non fossero punti di separazione, ma occasione di incontro e che fosse irrazionale, incomprensibile, insensato la guerra tra popoli vicini. L‘Europa unita ha garantito oltre 70 anni di pace tra gli Stati Europei e oggi è chiamata a divenire uno dei perni di dialogo internazionale nella comunità del mondo, per ridisegnare tutti insieme un nuovo sistema di sicurezza, di coesistenza, di collaborazione, che allontani gli spettri della guerra e del contrasto così radicale, per arrivare ad un sistema che ripristini condizioni in cui tutti si riconoscano e garantisca coesistenza e collaborazione”.
“Per far questo l’Europa deve essere unita, anche più efficiente, resistendo agli attacchi che subisce dall’esterno e dall’interno, da chi coltiva il desiderio di ritornare alla contrapposizione tra nazionalismi, a condizioni che assomigliano pericolosamente a quelle del mondo dei secoli passati. Questo è il compito dell’Europa e dell’Italia dentro l’Europa, per ricostituire un clima, una condizione, un sistema che allontani le tentazioni che in questo momento ci stanno atterrendo così gravemente”.
“Anche quando si è stati costretti a fare uso delle armi per resistere al terrore, all’orrore della violenza contro persone e contro comunità, l’obiettivo era sempre quello della pace e della collaborazione tra i popoli, anche in queste contrade, in questa regione”.
Eugenio Giani: “Rondine oggi vola in alto e diffonde con più forza il suo messaggio di pace. La partecipazione del Capo dello Stato sottolinea quanto sia conosciuta e apprezzata anche a livello nazionale l’esperienza di Rondine ed il messaggio di pace che da essa proviene, un messaggio che si associa ai valori fondanti della nostra Costituzione e che vorremmo potesse ispirare la politica internazionale. La Regione Toscana sosterrà questa realtà ed il suo straordinario operato con 100.000 euro in due anni per l’organizzazione di corsi per l’educazione alla pace, ovvero corsi per dare un metodo e formare giovani ‘Ambasciatori’ del dialogo e della conciliazione, un sistema che si basa sul rapporto verso l’altro e il rispetto, per una pace che si ottiene attraverso le relazioni umane. Il fatto che questo metodo entri nella formazione professionale e possa essere fruito da tanti giovani, a mio avviso apre un’interessante prospettiva e la possibilità che questi corsi di educazione alla pace, che iniziano a Rondine, si diffondano anche in altri enti di formazione della nostra regione, estendendo questo metodo anche ad altre realtà”.
Antonio Mazzeo: “Ogni volta che il presidente Mattarella viene in Toscana è un momento speciale. Ma averlo con noi oggi a Rondine – Cittadella della Pace per l’apertura di Youtopic Fest 2025 è stato particolarmente bello ed emozionante.
Franco Vaccari
: “È per noi una grande emozione, una gioia e un onore accoglierla oggi nella Cittadella della Pace di Rondine: benvenuto”. Rondine da 28 anni è casa per giovani provenienti da Paesi in guerra o in post-conflitto: Balcani, Medio Oriente, Caucaso, Ucraina, Africa. Convivono per due anni nello Studentato Internazionale – World House, imparando a trasformare l’inimicizia ereditata in amicizia vissuta. Un programma unico, che Vaccari ha definito “il luogo dove il dolore non evapora, ma si condivide”, per spezzare la catena dell’’dio e promuovere un nuovo modello di leadership, fondato sulla fiducia e sul coraggio civile.
“Davvero troveremo pace soltanto rafforzando la logica delle armi? Crediamo che la forza della pace sia prima di tutto morale, spirituale, culturale, educativa, politica, diplomatica”.
Vaccari ha poi rivendicato con forza l’identità europea di Rondine, sottolineando che “non abbiamo merito per essere nati in un continente in pace, ma abbiamo il dovere di condividere questo privilegio”.
La senatrice a vita Liliana Segre il 9 ottobre 2020 tenne proprio a Rondine la sua ultima testimonianza pubblica. “Questo luogo, dedicato alla sua amica Janine, uccisa ad Auschwitz, ci ricorda ogni genocidio, ogni crimine contro l’umanità”, ha detto Vaccari. E ha rinnovato l’impegno di Rondine contro ogni violenza e indifferenza: “Nessuna ingiustizia subita autorizza a compierne un’altra”.
C’era anche la Fondazione Giovanni Paolo II a Rondine Cittadella della Pace
“Ci hanno colpito le sue parole di pace e troviamo la citazione di Maria Montessori molto centrata, in questo difficile momento storico.
“Disse a suo tempo e va ripetuto – ha sottolineato il Capo dello Stato -: evitare le guerre è compito della politica, costruire la pace è compito dell’educazione. È questo il grande compito”. È lo spirito che guida anche la Fondazione Giovanni Paolo II, impegnata in Medio Oriente e in altre zone complesse per donare speranza, formare, costruire un presente e un futuro sia per i bambini – prime vittime della guerra, della malnutrizione, dei diritti negati – che per gli adulti.
In Medio Oriente, in Africa o in America Latina, ma anche in occidente negare la possibilità di studiare, curarsi adeguatamente e crescere in maniera serena è un delitto contro l’umanità. Educare è strumento di pace.
Noi ci impegniamo in questo nel sostegno alla formazione in Giordania, in Libano, in Terra Santa e in altri luoghi, tra cui l’Italia nei nostri progetti di accoglienza. “Educare per salvare la società”, è uno dei nostri motti.
Grazie, al Presidente Mattarella, per averlo sottolineato di fronte a studenti e docenti e a tutti noi: il futuro di pace passa anche dall’educazione”.