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EMPOLI – La quindicesima giornata di serie B si chiude con un bilancio amaro per le toscane. Sia l’Empoli che la Carrarese tornano a mani vuote, uscendo ridimensionate nelle ambizioni e nelle certezze. Se per l’Empoli si tratta di un brusco stop dopo un periodo positivo, per la Carrarese l’aria inizia a farsi pesante, con la zona rossa che si avvicina pericolosamente.
I tabellini
Empoli – Palermo 1-3EMPOLI
: Fulignati; Lovato, Guarino, Obaretin; Elia (82’ Carboni), Yepes, Ghion (72’ Degli Innocenti), Moruzzi; Ceesay (72’ Saporiti), Shpendi (82’ Bianchi); Nasti (46’ Pellegri). A disposizione: Perisan, Belardinelli, Ilie, Indragoli, Tosto, Haas, Konate. Allenatore: Dionisi.
PALERMO: Joronen; Bereszynski (46’ Peda), Bani, Ceccaroni; Pierozzi, Segre (54’ Gomes), Ranocchia, Augello (87’ Veroli); Palumbo, Le Douaron (54’ Vasic); Pohjanpalo. A disposizione: Gomis, Balaguss, Brunori, Diakité, Corona. Allenatore: Inzaghi.
ARBITRO: Dionisi dell’Aquila (Yoashikawa e Barone di Roma 1)
RETI: 7’ Le Douaron, 19’ e 74′ Pohjanpalo, 62’ Pellegri
NOTE: Ammoniti Segre, Bereszynski, Pellegri, Moruzzi
EMPOLI – L’Empoli cade in casa contro il Palermo in una partita che ha mostrato tutti i limiti di una squadra ancora troppo altalenante. Il risultato finale (1-3) è pesante, ma la sintesi della sconfitta è tutta nei primi venti minuti di gioco, un blackout difensivo incomprensibile che ha permesso ai rosanero di volare sullo 0-2 grazie ai gol di Le Douaron e al primo sigillo di Pohjanpalo.
Quando si affrontano squadre di alta classifica con ambizioni serie, non ci si può permettere un approccio così morbido. La reazione c’è stata: l’Empoli ha provato a riaprire i giochi con il guizzo di Pellegri al 63′, riaccendendo le speranze del Castellani. Ma quando la manovra si è fatta più insistente, è emersa la vera differenza: la solidità e il cinismo. È stato ancora Pohjanpalo a spegnere definitivamente la luce toscana, siglando la doppietta personale e il 3-1 finale.
Sampdoria – Carrarese 3-2
SAMPDORIA: Ghidotti, Venuti (58’ Riccio), Ferrari (46’ Hadzikadunic), Vulikic, Depaoli, Pafundi (63’ Barak), Henderson (73’ Ricci), Conti, Ioannou, Cherubini (58’ Benedetti), Coda.
A disposizione: Krastev, Ravaglia, Coucke, Ferri, Pedrola, Giordano, Narro. Allenatore: Gregucci.
CARRARESE: Bleve, Illanes, Imperiale, Oliana (84’ Bouah), Zanon (84’ Distefano), Zuelli (84’ Parlanti), Schiavi, Cicconi, Hasa (69’ Bozhanaj), Finotto, Abiuso (67’ Torregrossa).
A disposizione: Fiorillo, Melegoni, Rubino, Ruggeri, Calabrese, Sekulov, Accornero. Allenatore: Calabro.
ARBITRO: Sozza di Seregno (Berti di Prato e Galimberti di Seregno)
RETI: 2’, 26’ Abiuso, 18’, 82’ rig. Coda, 36’ Henderson
GENOVA – La sconfitta della Carrarese contro la Sampdoria a Marassi (3-2) è un vero e proprio dramma sportivo che va oltre il risultato. È la seconda sconfitta consecutiva, dopo il pesante 5-0 incassato dal Palermo, e la situazione per gli apuani inizia a tingersi di nero: i 16 punti in classifica tengono la squadra pericolosamente vicina alle sabbie mobili della zona retrocessione.
Eppure, a Genova, la Carrarese aveva mostrato un cuore grande. La doppietta dell’ex Abiuso (2′ e 26′), ispirata da ottime giocate, aveva per due volte portato in vantaggio i gialloazzurri in un primo tempo rocambolesco (2-2 all’intervallo, con le risposte di Coda e l’eurogol di Henderson). La squadra di Calabro, insomma, c’era.
Il problema non è stato l’attacco, ma l’estrema fragilità difensiva e, peggio ancora, l’ingenuità dimostrata nel momento cruciale. La beffa arriva infatti all’82’, quando un’azione superficiale e un fallo evitabile regalano un rigore ai blucerchiati, trasformato dall’implacabile Coda. Nonostante l’assalto finale e l’occasione sprecata da Torregrossa, il fischio finale ha lasciato solo rabbia e frustrazione.



