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FUCECCHIO – È stata una giornata intensa, ricca di emozioni e con tanti momenti di riflessione quella che ieri (23 agosto) ha ricordato le vittime dell’eccidio del Padule di Fucecchio.
A 81 anni di distanza da quella straziante estate, l’amministrazione comunale di Fucecchio ha voluto tenere viva la memoria storica di quei giorni fin dal primo mattino. La sindaca Emma Donnini ha iniziato la giornata del 23 agosto, andando a depositare mazzi di fiori ai cippi commemorativi delle stragi compiute nel Padule di Fucecchio, per poi recarsi alla manifestazione unitaria che si è tenuta al Giardino della Meditazione a Stabbia, organizzata dal Comune di Cerreto Guidi, un’occasione che ha visto la presenza del governatore Eugenio Giani, di moltissimi amministratori e cittadini. Il vicesindaco Gargani, gli assessori Cafaro e Mazzei, il presidente del Consiglio Bonfantoni hanno partecipato alle commemorazioni nei comuni di Larciano, Monsummano Terme e Ponte Buggianese, rappresentando così la cittadinanza fucecchiese in tutti i Comuni interessati dalle commemorazioni.
La giornata è proseguita poi a Massarella, con le iniziative promosse all’interno della rassegna Estate44, realizzata dal Comune di Fucecchio in collaborazione con le associazioni Anpi, Aned, FucecchioèLibera e Ispra. Dopo la messa nella Pieve di Santa Maria, in piazza Sette Martiri è andata in scena la performance teatrale Io sono anima selvaggia a cura di Elan Frantoio, scrittura scenica e regia di Firenza Guidi, alla quale è seguita la cerimonia istituzionale al Parco della Memoria, con gli interventi delle autorità e la deposizione delle corone di alloro ai caduti. Erano presenti tante istituzioni, i rappresentanti delle associazioni, i presidenti delle Contrade del Palio.
È stata una giornata intensa, che ha fatto seguito alla serata del venerdì con l’ormai consueta veglia, organizzata al Casotto del Sordo da amministrazione comunale, Pro Loco e FucecchioèLibera. La Veglia, cui hanno partecipato oltre cento persone, è stata animata dalla performance della cantautrice e storica Letizia Fuochi.
“In queste due giornate di memoria collettiva siamo tornati nei luoghi che hanno visto morire le nostre madri e sorelle, i nostri padri e fratelli, i nostri amici e le nostre amiche – racconta la sindaca Emma Donnini – Una strage che ancora oggi non accenna a placarsi, con tante guerre che stanno uccidendo senza pietà in nome di un sistema di forze politiche che ambiscono a conquistare il mondo, a imporre la propria forza a danno di chi quel mondo lo abita. È dovere di ogni istituzione civile, religiosa e laica, farsi portavoce di questa urgenza di umanità. Ci stiamo facendo trascinare tutti dal mare dell’odio e dell’indifferenza, che ci rende sempre più divisi, soli e infinitamente tristi. Dobbiamo recuperare velocemente la capacità di entrare nei panni degli altri, uscendo dall’anestesia totale provocata dal mondo social, nato per metterci in comunicazione e poi divenuto ricettacolo di odio e dolore. Esserci riuniti in questi luoghi significa aver rinnovato la nostra promessa: prenderci ognuno la propria parte di responsabilità nel ruolo che rivestiamo in famiglia, nella società o nelle associazioni, e scegliere di non voltarci più dall’altra parte”