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FIRENZE – “Ho sentito nuovamente Klitschko. Hanno bisogno del massimo supporto. Rispondiamo alla richiesta di aiuto con il massimo impegno possibile”. Firenze con il sindaco Dario Nardella risponde insieme alla Croce Rossa Italiana alla richiesta di aiuto arrivata da Vitali Klitschko, primo cittadino di Kiev. Kiev e Firenze sono gemellate ‘da un forte e storico legame di amicizia risalente ai tempi del sindaco Piero Bargellini, che il 27 luglio 1967 a Kiev firmò il patto di amicizia tra le due città’. Illustra Nardella: “A Kiev hanno bisogno di beni materiali essenziali, generi alimentari, risorse economiche. Rispondiamo a questa richiesta di aiuto con il massimo impegno possibile attraverso questa iniziativa e molte altre. Ora più che mai ci sentiamo tutti cittadini di Kiev”. Firenze e la Croce Rossa Italiana mobilitate e schierate al fianco di Kiev per dare sostegno e aiuti ai cittadini attraverso una raccolta fondi. Questa raccolta fondi, dice il Comune di Firenze, va ad aggiungersi alle iniziative che la Regione Toscana e le altre istituzioni stanno mettendo in campo in questi giorni.
Lorenzo Andreoni, presidente Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana: “Siamo davvero orgogliosi del contributo della città di Firenze alla raccolta fondi per la Croce Rossa Ucraina. In questo momento più che mai, un aiuto diretto e senza intermediari, è il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione, attraverso il nostro sistema di risposta alle emergenze. Croce Rossa infatti, durante le emergenze internazionali, mette in moto il suo sistema di network per poter agire capillarmente, forti della possibilità di operare grazie alle convenzioni di Ginevra che garantiscono l’accesso a mezzi e operatori di Croce Rossa anche durante i conflitti armati”. Nardella con il sindaco di Kiev aveva già parlato durante il convegno ‘Mediterraneo frontiera di pace’, organizzato da Cei Conferenza episcopale italiana, con sindaci e vescovi dei Paesi affacciati sul Mediterraneo riuniti a Firenze. Un convegno per la pace trovatosi all’improvviso in un contesto internazionale di guerra.