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FIRENZE – Kata scomparsa a Firenze, zio Abel rimane in carcere.
Il Tribunale del Riesame di Firenze ha confermato il carcere per zio Abel, arrestato lo scorso 5 agosto anche con l’accusa di tentato omicidio. Nell’ambito dell’inchiesta sul presunto racket degli affitti nell’ex hotel Astor. La struttura occupata abusivamente in via Maragliano a Firenze da cui il 10 giugno scorso è scomparsa la piccola Kata, cinque anni. Quel giorno affidata dalla madre proprio a zio Abel, Abel Alvarez Vasquez, detto Dominique.
Zio Abel anche indagato per sequestro di persona a scopo estorsione della nipotina insieme allo zio paterno Marlon Edgar Chicclo Romero, 19 anni e ad altre tre persone. Ripresi con borsone capiente e due trolley uscire da ex Astor lo stesso 10 giugno dopo la scomparsa della piccola Kata.
E nell’ex hotel Astor nei prossimi giorni nuovo sopralluogo anche con scavi con nuove perquisizioni da parte dei reparti speciali dei carabinieri.
E ci sarà un nuovo sopralluogo dei genitori della piccola Kata col generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, consulente dei genitori della bambina scomparsa a Firenze
Il Tribunale del Riesame ha confermato quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti cittadini peruviani, emesse il 5 agosto dal giudice per le indagini preliminari di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per reati commessi all’interno dell’ex hotel Astor di via Maragliano.
Restano in carcere tre dei quattro indagati per il presunto ‘racket delle stanze’ nell’ex albergo. Per un quarto indagato sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Alle misure cautelari si era opposto il legale dei quattro indagati, l’avvocato Elisa Baldocci, che ha fatto così ricorso al Riesame.
Nei confronti dei quattro indagati le accuse sono di estorsione, tentativi di estorsione e rapina, tra il novembre 2022 e il 28 maggio 2023. E di tentato omicidio tentato e lesioni gravi, commessi lo stesso 28 maggio 2023, ai danni di occupanti della struttura. Occupata abusivamente nel settembre 2022 da cittadini peruviani e rumeni.