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FIRENZE – L’11 agosto non è una data come le altre. In quel giorno del 1944, Firenze insorse contro l’occupazione nazifascista, unendo la voce del popolo al coraggio dei partigiani. Il suono della Martinella, la storica campana di Palazzo Vecchio, diede il segnale: i fiorentini scesero in strada e contribuirono a liberare la città. A 81 anni da quel momento decisivo, Firenze, Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza, si prepara a rendere omaggio alla propria storia con un programma di eventi diffusi e sentiti.
I giorni che precedono l’anniversario saranno l’occasione per riflettere, ricordare e tramandare, attraverso parole, immagini e testimonianze. Mercoledì 6 agosto, alle ore 18:00, la Biblioteca delle Oblate ospiterà una conferenza che ripercorrerà i passaggi chiave della Liberazione. Al centro dell’incontro ci saranno non solo gli eventi dell’agosto ’44, ma anche il valore della Medaglia d’Oro ricevuta da Firenze, a ottant’anni dal riconoscimento.
Il fine settimana che precede la commemorazione ufficiale sarà dedicato al cinema come strumento di memoria. Sabato 9 e domenica 10 agosto, dalle 10:00 alle 19:00, la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio aprirà le porte alla visione di due opere significative: il documentario Firenze 1944, a cura dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, e il celebre film di Roberto Rossellini, Paisà, capolavoro del neorealismo ambientato proprio nei giorni della Liberazione.
Il cuore delle celebrazioni batterà domenica 11 agosto, con una serie di momenti solenni distribuiti nei luoghi simbolici della città. Fin dall’alba, alle 7:00, sarà ancora la Martinella a dare inizio alla giornata, come fece nel 1944. Seguiranno, nel corso della mattinata, cerimonie commemorative in vari quartieri, con la deposizione di corone d’alloro in omaggio ai caduti della Resistenza e di tutte le guerre.
Tra i momenti più intensi, la cerimonia al Cimitero di Trespiano, dedicata ai garibaldini caduti nei Balcani, e il passaggio in via dei Gondi, davanti alla lapide che porta le parole di Piero Calamandrei, omaggio scritto a mano alla città e alla sua ribellione. In piazza dell’Unità d’Italia, alle 9:45, sarà rinnovato il tributo a tutti i caduti, mentre alle 10:30 l’Arengario di Palazzo Vecchio ospiterà i discorsi ufficiali in memoria della Liberazione.
A ogni appuntamento sarà presente la Famiglia del Gonfalone, custode della tradizione civica e simbolo dell’unità cittadina. Firenze non dimentica. Firenze celebra. Con gratitudine e memoria, rinnova ogni anno il legame profondo con i valori di democrazia, libertà e resistenza.
“Questa festa di Liberazione ha un valore speciale perché cade in uno dei periodi più bui dell’Europa, afflitta dalla guerra in Ucraina e dal perdurante massacro del popolo palestinese con l’occupazione israeliana di Gaza. Il simbolo di una città come Firenze, medaglia d’oro al valor militare per essersi liberata dagli oppressori, sia oggi di monito per tutti quei governi come quello di Putin e Netanyahu che usano la violenza e l’oppressione bruta per uccidere, massacrare, annientare persone e identità”. Lo ha detto l’europarlamentare del Pd Dario Nardella che stamani ha partecipato alle celebrazioni della Liberazione di Firenze dal nazifascismo, 81 anni fa.
“La liberazione di Firenze – ha sottolineato Nardella – cade nel giorno in cui i ministri degli esteri dei paesi europei si riuniscono urgentemente per decidere azioni contro queste insopportabili oppressioni militari. Questa riunione non sia l’ennesima dimostrazione di divisione e impotenza dell’Europa. L’Unione Europea in nome della libertà, la stessa libertà per la quale combatterono i partigiani a Firenze, in tutta Italia e in tutta Europa, prenda decisioni concrete. Si sospenda l’accordo tra Ue e Israele per sanzionare il governo Netanyahu fino a quando non fermerà l’occupazione illegittima e criminale di Gaza consentendo così una pace vera e la liberazione degli ostaggi”.
“Questa festa di Liberazione ha un valore speciale perché cade in uno dei periodi più bui dell’Europa, afflitta dalla guerra in Ucraina e dal perdurante massacro del popolo palestinese con l’occupazione israeliana di Gaza. Il simbolo di una città come Firenze, medaglia d’oro al valor militare per essersi liberata dagli oppressori, sia oggi di monito per tutti quei governi come quello di Putin e Netanyahu che usano la violenza e l’oppressione bruta per uccidere, massacrare, annientare persone e identità”. Lo ha detto l’europarlamentare del Pd Dario Nardella alle celebrazioni.
“La liberazione di Firenze – ha sottolineato Nardella – cade nel giorno in cui i ministri degli esteri dei Paesi europei si riuniscono urgentemente per decidere azioni contro queste insopportabili oppressioni militari. Questa riunione non sia l’ennesima dimostrazione di divisione e impotenza dell’Europa. L’Unione Europea in nome della libertà, la stessa libertà per la quale combatterono i partigiani a Firenze, in tutta Italia e in tutta Europa, prenda decisioni concrete. Si sospenda l’accordo tra Ue e Israele per sanzionare il governo Netanyahu fino a quando non fermerà l’occupazione illegittima e criminale di Gaza consentendo così una pace vera e la liberazione degli ostaggi”.