|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
FIRENZE – Dalla scuola alle piazze storiche della città: saranno le mani e la creatività dei ragazzi dell’istituto Cellini-Tornabuoni a realizzare i costumi dei calcianti per l’edizione 2026 del Calcio Storico Fiorentino. Giovani tra i 15 e i 18 anni, futuri stilisti e modellisti, firmeranno gli abiti di uno degli eventi più iconici e identitari di Firenze.
Il progetto nasce da una convenzione approvata dalla giunta comunale, su proposta dell’assessora alle Tradizioni Popolari, Letizia Perini, che ha voluto unire formazione e cultura.
“È un modo per trasmettere ai giovani il valore delle nostre tradizioni, affinché il Calcio Storico resti una memoria viva e condivisa – ha spiegato Perini –. Questi eventi non sono solo rievocazioni, ma espressioni profonde della nostra identità culturale“.
L’idea è nata da una proposta dello stesso istituto, che da tempo cercava un progetto capace di conciliare moda e tradizione. Gli studenti del settore moda si occuperanno della realizzazione sartoriale dei costumi, lavorando con tessuti e materiali forniti dal Comune. L’amministrazione, in cambio, offrirà momenti di formazione e approfondimento storico sulle radici popolari fiorentine.
Perini aggiunge: “Vogliamo far crescere nei ragazzi il senso di appartenenza a una comunità che custodisce, con orgoglio, la propria storia”.
Soddisfatto anche Michele Pierguidi, presidente del Calcio Storico Fiorentino: “È un’iniziativa che unisce formazione e cultura. Coinvolgere i giovani nella creazione dei costumi significa preservare e tramandare il patrimonio storico della città, valorizzando al tempo stesso le competenze professionali delle nuove generazioni”.
Un entusiasmo condiviso anche dal dirigente scolastico del Cellini-Tornabuoni, Gianni Camici, che ha ricordato come la scuola sia da sempre impegnata in collaborazioni con maison di moda e imprese artigiane: “Questa è una grande opportunità formativa. Le nostre studentesse e i nostri studenti potranno dire con orgoglio: questo l’ho fatto io, sapendo di aver contribuito a una tradizione che rappresenta Firenze nel mondo”.
Il Calcio Storico 2026, dunque, non sarà solo sport e spettacolo: sarà anche un laboratorio di creatività e memoria collettiva, dove i giovani diventeranno custodi e interpreti della storia della loro città.



