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FIRENZE – San Salvi rinasce. Dopo anni di abbandono, l’ex ospedale psichiatrico di Firenze sarà al centro di una grande operazione di rigenerazione urbana. La Regione Toscana ha stanziato 8 milioni di euro, pari all’80% del costo complessivo di 10 milioni, per avviare i lavori di recupero.
Le risorse arrivano da più canali: fondi statali per 3,6 milioni, contributi europei per 2,8 milioni attraverso il programma Pr Fesr, e oltre 1,5 milioni di euro di fondi regionali.
Il progetto, promosso dal Comune di Firenze, si articola in quattro interventi principali: la riqualificazione dei padiglioni 33, 34, 35 e 37, insieme agli spazi verdi circostanti, destinati a housing sociale, servizi e attività culturali.
San Salvi rientra tra le 13 strategie territoriali previste dal Programma regionale Fesr 2021-2027, che finanzia progetti simili anche a Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli, San Giovanni Valdarno, Lucca, Follonica e Siena. Altri comuni, tra cui Empoli, Prato e Livorno, saranno coinvolti a breve.
Gli interventi non si limiteranno agli edifici: sarà recuperato anche il parco del Mezzetta, con nuove alberature e un percorso ciclo-pedonale che collegherà via Lucrezia Mazzanti all’area dei padiglioni, incentivando mobilità sostenibile e sicurezza.
I padiglioni 33, 34 e 35, oltre 1.900 metri quadrati, saranno trasformati in studentati e alloggi per giovani coppie, con spazi comuni per favorire la creazione di una comunità. La palazzina 37 ospiterà invece il centro espressivo “La Tinaia” e un nuovo spazio espositivo dedicato all’art brut, mantenendo e restaurando il murale storico del 1978 realizzato dalla brigata Boschi con i pazienti.
L’operazione prevede inoltre la cessione al Comune di Firenze, per oltre 90 anni, degli edifici 34, 35 e 36 oggi di proprietà della Asl Toscana Centro, che in cambio riceverà i locali degli ex macelli di viale Corsica per attività veterinarie.
«Un investimento di valore non solo per Firenze ma per tutta la Toscana – hanno sottolineato il presidente e l’assessore regionale all’urbanistica – capace di coniugare recupero del patrimonio, funzioni sociali e nuove opportunità culturali».
Entro ottobre è prevista la firma di un Accordo di programma tra Regione e Comune che definirà i dettagli e i tempi dell’attuazione.