Getting your Trinity Audio player ready...
|
FIRENZE – “Visitare un carcere è un dovere per un ministro, perché in una visita pur breve e condizionata da forti limitazioni ho potuto rendermi conto di quello che già sapevo, e cioè che questo è un istituto penitenziario che ha tante criticità, a partire dalla struttura, dagli edifici, dai locali”. Marta Cartabia, ministro di Giustizia, ha visitato il carcere di Sollicciano a Firenze, rispondendo all’invito del sindaco Dario Nardella che aveva definito Sollicciano “Una vergogna dell’architettura carceraria del nostro Paese, una struttura non pensata per aiutare il detenuto nell’ottica di rieducazione e di reinserimento”. Da quanto si è appreso, lo stanziamento previsto per gli interventi strutturali al carcere di Sollicciano è di circa 11 milioni. Spiega il ministro dopo la visita di venerdì 14 gennaio 2022 durata circa tre ore “Le condizioni generali portano a situazioni di aggressioni nei confronti della polizia, gravi e difficili da gestire, difficoltà di vigilanza ma anche condizioni che mettono i detenuti in situazioni tali da praticare più che in altre carceri forme di autolesionismo o tentativi di suicidio”.
Quindi il ministro: “Tutto questo richiede delle risposte articolate complete. Venire a visitare ha significato anche iniziare a vedere che ci sono dei lavori in corso. Ho potuto vedere con i miei occhi, constatare che non si tratta solo di progetti ma di una forte, importante ristrutturazione straordinaria che è in atto”. Poi il ministro Marta Cartabia “Quello che mi preme di più sottolineare è che questa è stata un’occasione per una mobilitazione di tutte le autorità coinvolte. A partire dal sindaco per continuare con il prefetto, il governatore, le autorità sanitarie, i garanti di tutti i livelli. C’è una forte sensibilità che si è manifestata in un incontro in cui noi non soltanto abbiamo preso atto delle necessità ma abbiamo anche elaborato insieme e condiviso insieme dei possibili percorsi di ulteriori interventi. Questo per me è l’emblema più chiaro che tutta la Repubblica in tutte le sue autorità di vario livello si interessa al carcere, perché il carcere è parte delle Repubblica Italiana”. Per il sindaco Nardella una visita “estremamente utile che ci permetterà di seguire passo passo con tutti gli attori, dalla direzione del carcere, al Comune, alla Regione, le varie attività che sono finalizzate ad intensificare il rapporto fra la città ed il carcere, a migliorare le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria e a migliorare le condizioni dei detenuti”. La Guardasigilli è stata accompagnata anche dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dal prefetto Valerio Valenti.