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Sei giorni per rimuovere la maxi gru del cantiere degli Uffizi: il 21 la festa con il ministro Giuli

La struttura dal 2006 deturpa lo skyline cittadino ma è arrivata al capolinea. Sarà sostituita da un cantiere 'light' per finire i lavori

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FIRENZE – Un’operazione lampo, sei giorni appena per smontare e far sparire la maxi gru del cantiere di ampliamento degli Uffizi che da quasi venti anni occupa il piazzale antistante il museo deturpando il cuore e lo skyline di Firenze. 

L’intervento prenderà avvio il 16 di giugno e si concluderà il 21; lo stesso giorno, sulla terrazza del museo sopra la loggia dei Lanzi, ci sarà un evento simbolico, alla presenza del ministro della cultura Alessandro Giuli, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa, per festeggiare la rimozione di fronte al panorama del centro cittadino finalmente libero dal mostro metallico.

Nei giorni successivi prenderà il via l’allestimento del nuovo cantiere light, incentrato sull’uso di un non impattante montacarichi, in modo da portare avanti speditamente, ma senza nuocere all’estetica cittadina, i lavori per il completamento dei Nuovi Uffizi. La realizzazione del cantiere sostitutivo è stata resa possibile grazie al finanziamento, pari a circa 180mila euro, messo tempestivamente a disposizione da una cordata di imprenditori volenterosi, della quale fanno parte Stefano Ricci, Leonardo Bassilichi, Giorgio Moretti, Stefano Gabbrielli, Elisabetta Fabri, Marco Carrai, Confindustria, Enic, Fondazione Cr Firenze.

Per poter arrivare allo smontaggio della gru il museo ha silenziosamente e alacremente lavorato, fianco a fianco con il responsabile per i Nuovi Uffizi Valerio Tesi, per un anno, alla completa riorganizzazione del cantiere, in modo da garantire l’approvvigionamento di tutti i materiali necessari nel minor tempo possibile, rendendo così irrilevante la presenza del maxi macchinario. 

La gigantesca gru degli Uffizi, alta oltre 60 metri (e visibile da molti chilometri di distanza dalla città), venne installata nel 2006 per effettuare le principali operazioni di carico, scarico e spostamento dei materiali nell’ambito del grande intervento di raddoppio degli spazi espositivi della Galleria, non ancora concluso. Nei quasi due decenni dal suo posizionamento, innumerevoli polemiche si sono susseguite sul tema del grave danno estetico arrecato dal colosso meccanico alla bellezza incomparabile del panorama fiorentino. Svariati tentativi sono stati nel tempo effettuati per cercare di rimuoverlo, tutti senza successo; al punto che, alcuni anni fa, sono addirittura fioriti account social con foto e post ironici incentrati proprio sulla presunta inamovibilità della gru stessa, Gruinflorence. Fino ad oggi, giorno di annuncio del suo definitivo smantellamento. 

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde: “È un momento che Firenze attendeva da molto tempo. Tolto di mezzo il mostro metallico, il volto di Firenze torna intatto e inviolato in tutta la sua sfolgorante bellezza, dopo quasi venti anni. Questa operazione conferma che la buona amministrazione può trionfare nonostante tutto; e testimonia che le Gallerie degli Uffizi hanno la capacità e le caratteristiche per essere sia modello di efficienza culturale globale che vera e propria bandiera dell’Italia nel mondo”. 

© Riproduzione riservata

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