FIRENZE – Sono stati identificati gli aggressori di Luciano Spalletti.
Il tecnico toscano del Napoli al termine del match con la Fiorentina finito 0-0 è stato aggredito sia verbalmente sia con tentativo di schiaffo.
E con lancio di bottiglietta.
C’è un video ormai virale che sta facendo il giro del web e che racconta l’aggressione. Con Spalletti che si avvicina agli spalti. Immagini passate al vaglio dagli inquirenti.
Uno di loro sarebbe un allenatore di giovanili di calcio.
La Digos ha identificato un uomo di 50 di Scandicci e un uomo di 70 anni della provincia di Firenze. Entrambi cosiddetti tifosi della Fiorentina. Rischiano due anni di Daspo
Luciano Spalletti ha deciso di denunciare pubblicamente ciò che viene fatto passare per normalità negli stadi.
Ma normalità non è. E questa gente, i cosiddetti tifosi che tifosi non sono, deve rimanere fuori dagli stadi per sempre. Questo non è sport.
Spalletti: “Offendono dall’inizio alla fine, con dei bambini vicini, una maleducazione che è una roba incredibile. Hanno dei bambini a due metri che li guardano”. Spalletti ha denunciato gli insulti alla mamma 90 minuti no stop “Mia mamma ha novant’anni, pova donna. Ho solo quella. Dietro la panchina a Firenze funziona sempre così. Ci sono sempre i maleducati professionisti che lo fanno per tutta la partita”.
Poi il tecnico di Certaldo: “Nessuno dice niente. Non è corretto. Sono anni e anni che sento dire sempre le stesse cose. Bisogna prendere delle precauzioni se ci sono tre deficienti che stanno lì dall’inizio alla fine e fanno in questa maniera qui, bisogna che qualcuno glielo dica. Dicono: ‘eh ma da tutte la parti fan così’. Non è vero: a Napoli non lo fanno, nessuno gli dice niente alla panchina avversaria. All’allenatore degli avversari nessuno gli dice niente. Poi Napoli, Napoli, Napoli. No, non Napoli. Firenze, se offendono a Firenze, non Napoli”.
Dal giudice sportivo alla Fiorentina multa di 15mila euro “per avere suoi sostenitori, prima della gara e nel corso della stessa, intonato ripetutamente cori insultanti di matrice territoriale, nonché cori oltraggiosi di matrice religiosa, percepiti da tutti i collaboratori della Procura federale posizionati nelle varie parti dell’impianto”
Sulla vicenda è intervenuto stamani martedì 30 agosto il sindaco di Scandicci Sandro Fallani: “Dispiace che succedano ancora episodi come quelli di domenica sera al Franchi e dispiace ancora di più apprendere che il presunto responsabile potrebbe essere un nostro concittadino. Il legame che ci unisce a Napoli è un elemento costitutivo della nostra città che è cresciuta e si è arricchita di cultura, valori, lavoro e ospitalità anche grazie alla bellissima presenza di tanti campani. Da quasi quarant’anni poi insieme alla municipalità del Vomero-Arenella ricordiamo con un bel torneo, la tragedia che coinvolse “gli 11 fiori del Melarancio”, gli 11 ragazzi napoletani deceduti nell’incidente autostradale del 26 aprile del 1983, a cui abbiamo intitolato da poche settimane il nuovo impianto del Casellina Calcio. La passione sportiva e la sana rivalità sono componenti essenziali dello sport, ma oggi più che mai è inaccettabile, anacronistica, l’offesa, la denigrazione gratuita e il tentativo di violenza fisica che pare sia stato compiuto nei confronti dell’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti. Ci piacciono stadi caldi, vivaci, colorati ma a misura della civiltà che ci anima e ci fa grandi nel mondo da secoli”.
E c’è stamani martedì 30 agosto un comunicato di Tau Altopascio che smentisce che l’aggressore faccia parte dell’organico della società: “In merito alle notizie apparse nelle ultime ore su numerosi organi di stampa, in seguito al diverbio avvenuto tra alcuni sostenitori della Fiorentina e il tecnico del Napoli Luciano Spalletti durante e al termine della gara di Serie A, la società Academy Tau Altopascio comunica che il tifoso, protagonista della vicenda, non ha mai fatto parte dell’organigramma dello staff societario, non è tesserato per la stagione in corso e non era in procinto di sottoscrivere un accordo di collaborazione. Il soggetto in questione non è di fatto accostabile in nessun modo alla società amaranto, come invece riportato dai media”.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha mandato un messaggio a Luciano Spalletti dicendosi dispiaciuto e allo stesso tempo convinto che la stragrande maggioranza dei tifosi della Fiorentina non ha niente a che vedere con chi lo ha insultato durante la partita. Fiducioso nel lavoro degli investigatori “per accertare le responsabilità”.
Nardella : “Questi episodi che purtroppo avvengono in tutti gli stadi vanno condannati senza esitazione. Allo stesso tempo invito tutti a non generalizzare. Il popolo viola si è sempre distinto per passione e calore. Inoltre ci tengo a sottolineare, come ha già detto l’amico e collega sindaco Manfredi, che episodi di questo tipo non intaccano l’amicizia tra le città di Firenze e di Napoli”.