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Semifinali playoff in salita per la Savino del Bene: netto ko a Milano in gara 1

Le scandiccesi di Gaspari battute nettamente anche grazia a una dirompente Paola Egonu. Domenica 30 marzo serve una reazione in gara 2

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Numia Vero Volley Milano – Savino Del Bene Scandicci: 3-0 (25-19, 25-22, 25-21)
NUMIA VERO VOLLEY MILANO: Cazaute, Gelin (L1), Guidi n.e., Heyrman n.e., Pietrini n.e., Orro 4, Danesi 6, Konstantinidou n.e., Fukudome (L2) n.e., Kurtagic 7, Smrek, Sylla 8, Egonu 23, Daalderop 10. All.: Lavarini S.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Ribechi, Herbots 5, Castillo (L1), Ruddins n.e., Mancini n.e., Ognjenovic 1, Parrocchiale (L2) n.e., Bajema 1, Graziani, Nwakalor 3, Carol 6, Antropova 17, Mingardi 10, Ung Enriquez n.e.. All.: Gaspari M.
ARBITRI: Luciani – Brunelli
MILANO – Il primo capitolo della serie delle semifinali playoff vede la Savino Del Bene Volley sconfitta per 3-0 (25-19, 25-22, 25-21) dalla Numia Vero Volley Milano. Una sfida, durata un’ora e trentadue minuti, nella quale la squadra di coach Gaspari non è riuscita a trovare la giusta continuità nel corso dei set.
Pensare che la Savino Del Bene Volley aveva iniziato con il piede giusto la sfida, portandosi in vantaggio per 1-6 in apertura di prima frazione. Milano, supportata dagli oltre 5000 dell’Allianz Cloud, ha però reagito, rimontando fino al pareggio e poi conquistando il set per 25-19.
Nel secondo parziale Scandicci ha invece inseguito sin dall’inizio, riuscendo a riavvicinarsi alle avversarie sul finire di set (21-20). La formazione di Gaspari, anche a causa di qualche errore di troppo, ha però concesso a Milano di imporsi nuovamente, stavolta per 25-22.
La sfida si è chiusa in un terzo set interamente dominato dalla Numia Vero Volley Milano, con le padrone di casa che hanno posto la parola fine sull’incontro conquistando la frazione per 25-21.
Sconfitta netta quella incassata dalla Savino Del Bene Volley, che ha pagato le difficoltà nel contenere il muro avversario e la gestione dei momenti chiave della partita. Antropova, autrice di 17 punti, è stata la miglior realizzatrice scandiccese, seguita da Mingardi (10) e Carol (6).
Milano ha invece potuto contare su di una dirompente Paola Egonu, protagonista di una
prestazione da 23 punti ed eletta Mvp della sfida. Tra le fila delle lombarde sono poi da sottolineare le prove di Daalderop (10), Sylla (8) e di Kurtagic (7 punti con 3 muri vincenti).
A raccontare il dominio di Milano sono anche i dati statistici di squadra: con la Numia Vero Volley Milano che ha chiuso con il 50% in attacco, mentre la Savino Del Bene Volley si è fermata al 37%. La formazione meneghina ha inoltre realizzato più muri vincenti (8-3) e fatto registrare percentuali maggiori in ricezione (56% di positività contro il 50% della formazione di Gaspari).
Ora la Savino Del Bene Volley dovrà trovare una reazione immediata per rimettere in equilibrio la serie. Gara 2 è fissata a Palazzo Wanny per domenica 30 marzo alle 20.30, con Herbots e compagne che, davanti al proprio pubblico, cercheranno di pareggiare la serie delle semifinali scudetto.
“Una sconfitta meritata, partendo da come ha giocato Milano, sia nella gestione che nelle altezze dei colpi. Oggi Paola (Egonu, ndr) ha fatto una partita, a mio avviso, eccezionale nella gestione del momento, del colpo e delle variazioni – commenta coach Marco Gaspari –  Francamente, a volte vederla sopra al nostro muro è abbastanza frustrante. Milano ha giocato bene, mettendoci in grande difficoltà con il suo muro. Tuttavia, noi abbiamo giocato male perché, nonostante le difficoltà, anche nel secondo set – nella parte finale, dove eravamo sotto di parecchio – eravamo riusciti a rientrare in gioco, ma abbiamo buttato via mille opportunità di transizione con errori banali. Questo è successo anche nel terzo set. Dobbiamo capire che, per giocare contro questa Milano, come dicevo prima della gara, è fondamentale la nostra battuta (che oggi non è stata malvagia), la nostra difesa (che invece oggi non è stata proprio al top) e, soprattutto, il coraggio nella gestione dei colpi. La fisicità della loro linea di muro diventa abbastanza proibitiva in alcuni momenti. Quello che mi ha dato un po’ fastidio è che abbiamo smesso di lottare nella fase centrale del primo, del secondo e del terzo set, per poi tornare a crescere. È una semifinale playoff: ci può essere un set negativo, ma bisogna resettare e ripartire, così come dopo un set positivo. La sconfitta deve essere una lezione: ci sono tante cose di cui parlare”. 

© Riproduzione riservata

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